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FIRENZE – “Vogliamo ripristinare delle norme che consentono maggiore di libertà e maggiori diritti per i lavoratori. Perché senza diritti non c’è libertà”. Così Bernardo Marasco, segretario della Camera del Lavoro di Firenze, sintetizza così l’obiettivo della campagna “Per il lavoro ci metto la firma”, che punta a presentare quattro referendum abrogativi su altrettanti questioni “calde” in tema di diritto del lavoro: abrogazione delle norme che impediscono il reintegro al lavoro in caso di licenziamenti illegittimi; abrogazione delle norme che facilitano i licenziamenti illegittimi nelle piccole imprese; abrogazione delle norme che hanno liberalizzato l’utilizzo del lavoro a termine; abrogazione delle norme che impediscono, in caso di infortunio sul lavoro negli appalti, di estendere la responsabilità all’impresa appaltante.
Nella giornata di oggi il sindacato organizza in Toscana uno speciale “Firma day” con decine di banchini sparsi in tutta la Regione. “Solo a Firenze ne abbiamo già raccolte 21.000 e oggi facciamo un ulteriore sforzo” dice Marasco. Oltre che in piazza santa Croce, a Firenze vengono organizzati banchini per la raccolta firma anche presso la Camera del Lavoro di borgo dei Greci, in piazza Tanucci a Rifredi, in zona Pratignone, press i centri commerciali Esselunga di via Milanesi, via Masaccio, viale De Amicis, via Pisana), in Piazza Bartali davanti agli uffici postali, presso l’IRCCS Don Gnocchi (via di Scandicci), ad Empoli presso la Sesa.
Una mobilitazione referendaria cui presto se ne aggiungerà un’altra: quella contro la legge sulla cosiddetta “Autonomia differenziata”: “E’ l’ennesima disarticolazione che mina gli equilibri della Costituzione” scandisce Marasco: “Tutto si tiene: i diritti del lavoro sono uno dei cardini di tenuta della Costituzione, e la dimensione dell’assetto istituzionale in cui non ci sono Regione ricche e povere”. “Già dai prossimi giorni apriremo” la raccolta firme “per questo quinto referendum, anche questo nei mesi di luglio agosto e settembre, perché le firma vanno raccolte entro il 30 settembre”.
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