*
SCANDICCI (FI) – “In Toscana sono donne un terzo dei sindaci: non è una nuova stagione ma siamo all’interno di un processo di cambiamento: più donne raggiungeranno la guida delle grandi aziende e dei Comuni, e più altre donne avranno la porta più aperta. Non basta essere donna – abbiamo la prima premier donna e tutta questa differenza non c’è – ma è un elemento desiderabile perché può rappresentare un cambiamento, e il cambiamento parte dalle donne, spetta a noi”. Così Claudia Sereni, neo-sindaca di Scandicci, stamani ai microfoni di Novaradio, che ha ottenuto la vittoria al primo turno con un rotondo 55,8% stacca di oltre 30 punti il secondo arrivato, il civico Giovanni Bellosi (sostenuto da Italia Viva) fermo al 21%, e il candidato del centrodestra Claudio Gemelli (19,99%). Una nuova sindaca per la città, dunque, che ha fatto da apri pista in Toscana con Eleonora Turziani Benveduti negli anni ’50 e si è ripetuta con i “ruggenti anni ’80” di Mila Pieralli.
Con questi numeri, l’impressione è che il vero scoglio per la neo-sindaca sia stato vincere le primarie interne al Pd contro il vicesindaco Andrea Giorgi. Dopo le quali Sereni ha costruito una coalizione che comprende, oltre al Pd, anche M5s e AVS. Un percorso opposto a quello visto a Firenze, che può essere visto come un modello da seguire? “Non diamo lezioni”- premette Sereni m aggiunge: “E’ vero che le primarie sono anche divisive, ma il loro valore sta nel portare i partiti fuori dalla stanze e in strada, questo la gente vuole dalla sinistra. E questo mi ha dato la possibilità anche di fare non un ‘campo largo’ ma una ‘famiglia del centrosinistra’: insieme abbiamo costruito un programma, e ha funzionato”. Ora al lavoro sulle priorità del mandato: lavoro e crisi della moda, mobilità, sociale, cultura. “L’ambizione è fare tornare Scandicci una città per giovani e giovani famiglie, con un grande investimento sui nidi, già gratuiti, per azzerare le liste d’attesa; una casa accessibile per questa fascia della popolazione; e fare tanto sul lavoro. Lavoreremo per ristabilire un equilibrio pubblico-privato con l’imprenditoria, l’apertura di un osservatorio sul distretto moda e un museo della Borsa”. E ancora piste ciclabili, nuovo casello dell’A1, le Case di Comunità e i lavori su Torregalli da realizzare, il rilancio del Teatro Studio e la creazione del nuovo grande “Central park” della città al cui centro sorgerà la nuova Biblioteca del Comune.