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LIVORNO – “La prima cosa da sindaco riletto? Cinque anni fa aprii la porta del Palazzo Comunale. Questa volta andrò sui cantieri, ce ne sono molti in città, voglio dara il senso di un sindaco che sta molto in strada, tra la gente, e meno in ufficio”. Così stamani ai microfoni di Novaradio Luca Salvetti, rieletto per un secondo sindaco di Livorno con grande distacco: 51,7% dei consensi, in crescita di 7.00 voti rispetto al 2019, pari a quasi 30 punti in più del candidato del centrodestra Alessandro Guarducci e ancor di più rispetto a Valentina barale (M5s e Buongiorno Livorno). A sostenerlo una coalizione con Pd, AVS e IV: “nel mettere insieme tante forze politiche la figura del sindaco gioca un ruolo, ma da sempre Livorno anticipa ciò che avviene a livello nazionale, dalla nascita del PCI nel 1921 all’esperienza grillina al Comune. I modello di Livorno che abbiamo proposto è un pD che si affianca al civismo in modo dialogante non presuntuoso affidandosi ad un sindaco senza tessere di partito”. All’orizzonte le sfide della prossima consiliatura: “La parte materiale con il nuovo ospedale, il recupero delle terme del Corallo e della darsena Europa, e quella immateriale del consolidamento del sistema di presa in carico sociale dei giovani e degli anziani che abbiamo portato avanti investendo il triplo del passato”.