*
FIRENZE – Un accordo tra Italia Viva e centrodestra al ballottaggio a Firenze non è un’ipotesi da escludere. Più difficile invece un analogo accordo per Firenze Democratica di Cecilia del Re, che allo stesso tempo potrebbe avere difficoltà a trovare una sintonia politica e programmatica con il Pd di Sara Funaro acausa di una campagna tutta giocata in opposizione alla giunta uscente. È, in estrema sintesi, l’analisi del professor Lorenzo De Sio, politologo e docente alla Luiss, sullo “scenario strategico” riguardo l’ipotesi di un ballottaggio Funaro-Schmidt per la corsa a Palazzo Vecchio.
La partita quindi potrebbe essere più aperta del previsto: “Saccardi ha un elettorato realmente diviso tra centrodestra e centrosinistra, è indeciso e al confine tra i due schieramenti, e se Schmidt a sorpresa dovesse uscire testa a testa con Funaro al primo turno, probabilmente Saccardi e Renzi farebbero più di un pensiero a tentare il colpaccio di sostenere il centrodestra, anche potendo utilzzare il risultato in chiave nazionale” perché la strategia di IV da anni è “mostrare che è in grado di decidere la sorte delle elezioni locali”. Diverso invece il discorso per Cecilia Del Re: “Il suo sostegno – dice De Sio – emerge da un elettorato di centrosinistra per avere posizioni radicali e critiche sull’overtourism. Anche se la stessa Del Re dice di non avere preclusioni per “attirare un elettorato moderato ma – osserva De Sio – la mia impressione è che per lei al secondo turno sarebbe molto ifficle offrire un sostegno a Schmidt, e dubito che sarebbe seguita da suo elettorato”.
Ma, se anche fosse, gli elettori saranno disposti a seguire le indicazioni dei partiti? “Sono molto scettico sulla capacità dei partiti di dire agli elettori votate questo” ammette De Sio: il trend, spiega infatti, parla di una “capacità organizzativa dei partiti svaporata”. “Causa l’eliminazione del finanziamento pubblico, i partiti sono poveri, esistono ormai quasi solo gli eletti e i candidati che si pagano le campagne da soli”.