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FIRENZE – Introdurre ne regolamento del Comune di Firenze la possibilità di svolgere, su richiesta di almeno 4.000 cittadini e al massimo due volte nel corso della consiliatura, dei referendum propositivi e abrogativi il cui risultato, valido senza quorum di partecipazione, sia vincolante per la giunta. E’ una delle proposte che figurano nel programma di “Ri-BellaFirenze”, lista civica ce presenta come candidata sindaca Francesca Marrazza, stamani ospite negli studi di Novaradio per parlare dei temi della campagna elettorale e delle idee per il governo della città. La proposta sui referendum cittadin, spiega Marrazza, è in linea con le previsioni del TUE n.8 e prevista in altri Comuni europei, ha l’obiettivo di coinvolgere maggiormente i cittadini nella vita e nel dibattito pubblico. Ma anche per rendere più “responsive” il governo della città, che si è dimostrato spesso sordo alle richieste dei cittadini: “Il sindaco deve essere come un maggiordomo” ha spiegato, “deve custodire il patrimonio della città”, mentre gli esponenti della giunta uscente si sono comportati un po’ come “bossettini” (“capetti”, in gergo fiorentino)
Tra gli altri temi affrontati, quelli della viabilità e dei trasporti – con il no alla tramvia a Campo di Marte a favore di una rete di bus a trasporto veloce in busvie dedicate – lo stop al mangificio, alla proliferazione degli studentati di lusso e la svendita del patrimonio pubblico per speculazioni immobiliari (“vergognosa” l’operazione sull’ex Teatro Comunale di Corso Italia).
Riguardo alle ultime asprezze della campagna elettorale, con le accuse di “sessismo” rivolte a Matteo Renzi e la replica a suon di minaccia di querele, Marrazza dice di non condividere le accuse e di non aver avvertito finora “maschilismo” nella campagna elettorale, condannando però la “beceraggine” del discorso politico delle ultime ore. Semmai, però, aggiunge, sono le altre candidate sindache che, avendo svolto ruoli istituzionali, finora ad aver avuto un maggior spazio e attenzione.