FIRENZE – Trasparenza, rigore, pari opportunità e inclusione lavorativa dei disabili, sicurezza nei cantieri e responsabilizzazione dei committenti privati. Sono i punti cardine del protocollo d’intesa siglato stamani dal sindaco Dario Nardella con le rappresentanze sindacali, alla presenza degli assessori all’educazione Sara Funaro e alla mobilità Stefano Giorgetti.
Nello specifico l’accordo prevede: trasparenza in tutti gli appalti del Comune di Firenze sia di lavori che di servizi che forniture, l’amministrazione incontrerà le organizzazioni sindacali per illustrare e analizzare la programmazione dei lavori pubblici, e ci saranno accordi per Cantieri trasparenti in analogia a quanto già fatto per le tramvie in appalti di importo superiore a due milioni di euro; rigore nell’applicazione dei contratti, prevedendo quindi di utilizzare il contratto collettivo nazionale e i contratti integrativi regionali o territoriali e previsione di costo della manodopera e sicurezza non ribassabili; pari opportunità di genere e inclusione lavorativa dei disabili con l’utilizzo degli strumenti premiali; per garantire la sicurezza dei cantieri utilizzo degli strumenti premiali nei bandi di gara ed istituzione del tavolo permanente per la sicurezza negli appalti di importo superiore a un milione di euro e no al subappalto a cascata; e per la responsabilizzazione dei committenti privati la creazione di una banca dati dei cantieri privati condivisa con i soggetti competenti al controllo al fine di verificare il rispetto delle regole dei cantieri privati.
“Si tratta di un accordo importante – dice Bernardo Marasco (segretario generale Cgil Firenze) – perché per la prima volta si definiscono i contratti nazionali da applicare o comunque ci si impegna a migliorare le condizioni contrattuali (per raggiungere i trattamenti contrattuali minimi previsti nella delibera di giunta sul salario), si stoppano i contratti pirata, si ferma il subappalto a cascata, si certifica la non ribassabilità del costo del lavoro e dei costi per la sicurezza, si stabilisce l’applicazione del ‘cantiere trasparente’ con la badgeatura per gli appalti sopra i due milioni di euro, si impone la clausola sociale nel cambio d’appalto, si individuano misure per esportare anche negli appalti privati le buone pratiche. Insomma, c’è una svolta nella qualificazione del lavoro negli appalti; gli appalti non sono più luogo di risparmio sul costo del lavoro ma quello dove si investe nella qualità del lavoro e nella sicurezza sul lavoro: più salario, più diritti, più tutele per chi lavora. L’auspicio è che questo diventi un modello da esportare”.
“Con la firma del protocollo di stamani abbiamo applicato nel migliore dei modi le relazioni sindacali – prosegue Fabio Franchi (segretario generale Cisl Firenze-Prato) -. Da una volontà dichiarata dell’attuale giunta di dare risposte giuste al salario negli appalti nel comune di Firenze, con la firma del protocollo abbiamo riportato quella volontà nell’alveo che è proprio dei temi salariali, quello della contrattazione, partendo dalla corretta applicazione contrattuale. C’è poi un ulteriore impegno sul fronte della limitazione dei subappalti a cascata, della sicurezza e di come estendere queste regole agli appalti privati”.
“E’ il primo protocollo del genere in Italia, che definirei storico per quanto riguarda sicurezza e trasparenza dei cantieri – dichiara il sindaco Dario Nardella -. Dopo la tragedia di via Mariti era necessario uno scatto in avanti, lo abbiamo fatto e mi auguro che anche il Governo faccia lo stesso per una situazione ancora molto grave e allarmante. Questo accordo varrà per tutti gli appalti di opere pubbliche e servizi del Comune di Firenze e ci impegniamo ad applicarlo da subito per tutti i nuovi contratti. In particolare sottolineo lo stop ai subappalti a cascata e lo stop ad ogni forma di ribasso che possa portare risparmi su salari e sicurezza. Infine stabiliamo una completa trasparenza attraverso una condivisione della programmazione annuale di tutti gli appalti con i sindacati e ove necessario l’organizzazione di incontri specifici. Un punto molto innovativo è l’impegno a creare una banca dati per monitorare anche i cantieri privati dichiarandosi disponibili ad attuare accordi specifici con i soggetti competenti ai controlli. Tutto questo lo facciamo nell’interesse dei lavoratori e delle imprese: sicurezza e trasparenza devono diventare regole per tutti”.