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FIRENZE – No alla medicalizzazione forzata della popolazione, che sia il vaccino covid o la triptorelina per il trattamento dell’incongruenza di genere; difesa della famiglia tradizionale fondata sul matrimonio, con opposizione all’aborto, alla maternità surrogata, alla teoria gender, al riconoscimento dei diritti per la comunità lgbtqia+, e anche alle “unioni civili”. Inoltre, apprezzamento per la politica di Vladimir Putin, no all’invio di armi all’Ucraina e promozione del dialogo con la Russia, così come tra Israele e Hamas.
E’ questo l’ “universo” valoriale e politico in cui si muove Andrea Asciuti, candidato sindaco per “Firenze Vera”, dichiara civica ma che vanta anche l’appoggio da parte del popolo della Famiglia, di Indipendenza, movimento politico di Gianni Alemanno, e l’appoggio esterno di Marco Rizzo di Italia Sovrana e Popolare (ex Comunisti Italiani). Una “affiliazione politica” quantomeno eterogenea che dà vita ad un programma eclettico, che si basa su una antropologia legata “al diritto naturale”, fondata sul principio per cui “ogni uomo ha la verità in sé ma non da solo” professato dal drammaturgo ceco Vaclav Havel, ma in cui trova spazio la teoria del “great reset” tecnoratico delle grandi lobby finanziarie, lo smascheramento della “narrazione interventista in Ucraina”, l’opposizione alla “teoria gender”, la difesa ultra-ortodossa della “famiglia naturale fondata sul matrimonio”e il no a qualunque apertura ai diritti della comunità lgbtqia+.
Asciuti, consigliere comunale eletto nel 2019 tra le file della Lega poi passato a Italexit e infine uscito dal centrodestra nel 2021 per la sue posizioni “no vax” e “no green pass”, stamani a Novaradio ha rivendicato le sue idee. A partire da quelle “per la tutela della vita dell’uomo”, con la difesa della famiglia tradizionale e la cancellazione di ogni diritto per la comunità queer. “Non siamo contrari agli omosessuali” dice Asciuti che pure dichiara di sposare in pieno le dichiarazioni della premier Meloni ieri in Spagna sul “no alla teorie gender” e alla maternità surrogata. Anzi dice di apprezzare alcune personalità dichiaratamente “non etero” del mondo della cultura e della moda – da Lucio Dalla a Dolce e Gabbana – spiegando come a suo avviso l’orientamento sessuale deve rimanere una “questione privata” (proponendo anche una personale distinzione tra omosessuali e gay), e di essere contrario non solo alla concessione di qualsivoglia diritto civile o sociale – dalla carriera alias, alla maternità – ma anche alla cancellazione dei diritti acquisiti, tra cui la legge sulle unioni civili. Per promuovere la natalità, Asciuti propone incentivi tramite un quoziente familiare comunale, una consulta cittadina della famiglia e “family meeting” aperti anche alle coppie non sposate.
Per il resto, il programma mette in cima alle priorità la sicurezza, da attuare con l’arrivo di più agenti di polizia in città, rendendo illegale il possesso anche di modiche quantità di sostanze stupefacenti, la costruzione del carcere cittadino con la demolizione di quello attuale. Sul fronte turismo, la limitazione agli airbnb in città e la fissazione di un “tetto” massimo in ogni condominio. In tema di mobilità, Asciuti dice favorevole alla messa in sicurezza dell’aeroporto di Peretola, con un nuovo orientamento parallelo della pista che però non deve trasformarsi in un grande hub ma deve lavorare in sinergia con Pisa; favorevole anche alla tramvia ma non quella verso San Marco, con la proposta di interrare l’attuale tramvia solo nel tratto di piazza Stazione di santa Maria Novella; no anche alle zone 30; sì allo scudo verde ma solo per pullman e turisti.