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FIRENZE – Attenzione ai temi concreti e quotidiani dei cittadini, dalle esigenze delle famiglie con figli a chi si sposta con i mezzi pubblici, dalla sicurezza al lavoro. E’ questa la chiave della proposta di Francesco Zini, docente di filosofia del diritto all’Università di Siena, padre di 3 figli, che si presenta come candidato sindaco alla guida della lista “Firenze cambia”: una lista dichiaratamente civica e di centro, che si richiama ia valori cristiani e cattolici ma soprattutto alternativa ai principali schieramenti politici e ideologici di destra e sinistra. Il modello che Zini, ospite stamani a Novaradio, richiama più volte, è quello di Giorgio La Pira: valori cattolici ispirati alla pastorale di Papa Francesco coniugati con con una netta posizione antifascista (“due nostri candidati in lista hanno avuto in famiglia vittime dei nazifascisti”, quella è una stata esperienza storica di cui “non si può salvare nulla”) e forte impegno sociale, dai temi del lavoro – vedi il sostegno alla vertenza GKN e il richiamo alle battaglie contro la chiusura della Pignone negli anni ’50 – a quelli della pace e del dialogo internazionale – vedi il sostegno “ai più deboli” nei conflitti in Medioriente e Ucraina e la comprensione alle “tendate” degli universitari i questi giorni.
Riguardo ai temi concreti, il programma si distingua per grande attenzione al tema del sostegno ai giovani e alla famiglia (“sono uno dei pochi candidati sindaco con figli”) con il progetto di una cooperativa pubblico-privata di babysitteraggio per rispondere alle esigenze delle famiglie “senza nonni”, l’idea di forti incentivi alla residenza da attuare tramite incentivi e la leva fiscale ma anche delle utenze (“abbiamo l’acqua e la Tari tra le più care d’Italia”). In tema di mobilità, Zini si dice favorevole alla maggior sinergia con Pisa ma anche della nuova pista parallela all’autostrada A11, sul fronte del trasposto pubblico promuove le tramvie ma boccia l’attuale servizio di autobus, che propone di potenziare e rendere gratuiti non solo gli studenti ma per tutti, sul modello di Berlino: “Le risorse ci sono, Firenze è una città ricca”. E sempre in tema di mobilità urbana, la sua proposta per il traffico provato è rivoluzionaria: “Dovremmo pedonalizzare l’intero centro storico Unesco. Come? Lasciando ai residenti solo alcune staffe di penetrazione entro in viali, e destinare loro incentivi diretti e convenzioni nei parcheggi per residenti del centro: “Il modello cui penso è quando fatto in via Faenza, strada pedonalizzata che è rinata dopo anni di abbandono”.