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FIRENZE – L’obiettivo della lista civica Sara Funaro sindaca “è raggiungere il risultato maggiore. È chiaro che oggi non ho pronostici da fare ma abbiamo candidati che sono molto competitivi, sono sicura potranno fare un ottimo risultato”. Lo ha dichiarato la candidata sindaca del Pd a Firenze Sara Funaro che oggi ha presentato la lista civica a suo sostegno.
I capilista sono la sportiva Alessia Coppola Neri, l’architetto Paola Grifoni, ex segretario Mibact per i beni culturali della Toscana e Marzio Mori della Fondazione Caritas di Firenze. Tra gli altri nomi l’ex atleta Carlotta Filardi, i consiglieri comunali uscenti Michela Monaco e Luca Santarelli, l’avvocato Mattia Alfano, l’attore Marco Predieri, il presidente uscente di Sas Marco Semplici e il ristoratore Leonardo Tronconi. In questo modo, ha sottolineato Funaro, vogliamo “rappresentare Firenze, in tutte le sue sfaccettature. Ognuno ha una propria storia, dei propri obiettivi, delle proprie priorità che rientrano nel nostro programma. Abbiamo rappresentanti del mondo del sociale, della scuola, degli imprenditori, commercianti, della cultura, dell’artigianato, dello sport e di tanto altro”.
Funaro ha anche risposto alle dichiarazioni del candidato del centrodestra Eike Schmidt che stamattina nel corso di un’intervista televisiva aveva detto “sarò un manager per Firenze”: “Quando si amministra una città penso si sia amministratori e politici insieme. Avere una visione della città è la base della politica e dell’amministrare, penso non si possa prescindere da questo. La mia storia parla da sola da questo punto di vista sia come professionista che come amministratrice e politica”, ha replicato al candidata sindaca del Pd Sara Funaro. Sulla possibile candidatura come consigliere comunale da parte della Lega del generale Roberto Vannacci e il ‘distacco’ di Schmidt, ha concluso Funaro, “penso che i fatti parlino da soli. Schmidt ha delle liste da cui è appoggiato, liste partitiche, un candidato di Casapound che mi risulta sia candidato nelle sue liste. Al di là dei proclami sono i fatti che parlano”.