FIRENZE – Un sistema di videocamere che consente di identificare i visitatori di un museo, rilevarne il percorso, misurare i tempi di permanenza davanti alle opere, identificare quali tra i lavori esposti hanno attratto maggiormente l’ interesse e, al termine della visita, proporre un pacchetto di conoscenze aggiuntive per ampliarne le conoscenze in base alle ‘preferenze’ così rilevate. E’ Mnemosyne, sistema di rilevamento all’avanguardia, realizzato da un team di ricercatori dell’Università di Firenze e dall’azienda Thales spa: il Bargello di Firenze è il primo museo dove questa installazione viene utilizzata e testata.
Il necessario rispetto della privacy è garantito poichè le telecamere e il sistema di visione non rilevano informazioni sui tratti facciali dell’individuo, ma solo dati sull’apparenza della sua figura quali colore e tessitura degli abiti. L’apparenza del visitatore è codificata in una stringa di numeri che ne cattura la maggior parte degli elementi distintivi. Le immagini riprese dalle videocamere non sono registrate. Il sistema resterà installato in via sperimentale fino a giugno.