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De Palma su gkn 03042024
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FIRENZE – Rinnovo del contratto nazionale di lavoro, interventi di riduzione della precarietà e interventi sula sicurezza del lavoro. Questi i temi al centro dei molteplici incontri sul territorio toscano del segretario nazionale Fiom, Michele De Palma, che stamani è stato alla Nuovo Pignone – Baker Huges e nel pomeriggio sarà alla Laika San Casciano. “Col contratto nazionale i metalmeccanici stanno salvaguardando il potere d’acquisto: quello che non sta facendo il governo è detassare gli aumenti del contratto nazionale che invece servirebbero a poter garantire il potere d’acquisto delle persone” ha affermato Michele De Palma, segretario generale della Fiom-Cgil, sottolineando i tre punti cardine: “L’aumento del salario, perché ovviamente l’inflazione ha pesato sulla vita delle persone. Dall’altro lato, abbiamo bisogno di dare stabilità al lavoro attraverso il superamento delle condizioni di precarietà, del resto anche ora insieme alla Cgil faremo una campagna per abolire il Jobs Act nel nostro Paese. Terzo punto fondamentale è la questione degli appalti e dei subappalti. E’ inaccettabile che nel 2024 la competitività si possa determinare mettendo a rischio i diritti, ma anche la vita stessa, come è successo a Firenze, delle lavoratrici e dei lavoratori”. Sul tema della sicurezxa Cgil e Uil hanno deciso quattro ore di sciopero in tutta Italia l’11 aprile,ha ricordato De Palma: “E’ un processo di svalorizzazione del lavoro, quello che ha portato a tutti gli infortuni e gli incidenti che ci sono nel nostro paese: il governo non si è assunto ad oggi ancora le responsabilità di affrontarlo con il giusto e il dovuto peso”.
De Palma ha parlato anche dell’ultimo caso che ha riguardato al ex GKN, ovvero il back out generato dalla manomissione ad opera di ignoti della cabina elettrica: “E’ del tutto evidente che sono dei criminali quelli che sono intervenuti, quindi siamo noi che chiediamo di verificare, e siamo noi che dovremmo andare al ministero degli Interni per capire chi sono i criminali che hanno fatto un atto di questo tipo”. “Credo che i lavoratori abbiano garantito la legalità” ha detto De Palma, mentre da arte di QF “abbiamo un comportamento che va nella direzione esattamente opposta: liberarsi dei lavoratori, era questo l’obiettivo dall’inizio. Liberarsi dei lavoratori, non rispettare gli accordi che sono stati fatti al ministero. Quindi siamo noi che chiediamo al ministero e alla Regione di garantire gli accordi che sono stati sottoscritti in quella sede”.
Non a caso De Palma ha parlato anche di un’altra reindustializzazione, quella dell’ex stabilimento Whirpool ad opera dei turchi della Beko, criticando l’assenza di una quota di garanzia del governo a tutela del rilancio della fabbrica: “Ho sempre sostenuto che in questi passaggi – ha spiegato De Palma, a margine di un’assemblea alla Baker Hughes di Firenze – fosse fondamentale che il governo, oltre ad utilizzare la Golden Power, garantisse una presenza dentro il capitale. Dobbiamo imparare dagli errori che abbiamo fatto. Dove ci sono stati dei passaggi di questo tipo, l’assenza nel capitale di una presenza pubblica ha determinato scelte che sono state fatte poi dopo per interessi diversi da quelli del nostro territorio”. “Le condizioni del passaggio – ha aggiunto – dovranno essere affrontate a un tavolo ministeriale a partire da una condizione fondamentale: che non si tocchino gli stabilimenti e che si garantisca l’occupazione, perché altrimenti è del tutto evidente che quello che non abbiamo consentito a Whirlpool, non è che lo possiamo consentire ora all’arrivo dei turchi”.