FIRENZE – Il 26 marzo 2024 è stata una data destinata a segnare un prima e un dopo per la comunità di Mondeggi Bene Comune – Fattoria senza padroni. A quasi dieci anni dalla creazione del presidio contadino contro l’alienazione della fattoria nelle colline di Bagno a Ripoli, è arrivato il primo atto ufficiale che affida Mondeggi alla comunità allargata che in questi anni l’ha curata e recuperata. Il contratto di comodato d’uso gratuito delle terre, stipulato tra Città Metropolitana di Firenze e l’APS Mondeggi Bene Comune, destinato a durare fino alla fine dei cantieri di ristrutturazione, è un atto che è un punto di arrivo ma di partenza allo stesso tempo, come hanno commentato i rappresentanti dell’associazione. Ne abbiamo parlato a Novaradio con Vanni Materassi, consigliere di Mondeggi Bene Comune: “Rappresenta una tappa fondamentale del nostro cammino, che viene da un percorso lungo 10 anni. Noi siamo consapevoli che è un punto e siamo già al lavoro per il futuro con corsi e iniziative, ma anche con il lavoro del percorso di cooprogettazione che è lo snodo centrale della collaborazione con le istituzioni”.
Si conclude così, con il pieno riconoscimento delle istanze del comitato, la fase vertenziale iniziata nell’ormai lontano 2013, che reclamava già allora un futuro diverso per Mondeggi contro la volontà di vendita della proprietà. Si apre adesso, attraverso questo passaggio e con l’inizio dei cantieri, il percorso che dovrà sancire la piena realizzazione di Mondeggi come Bene comune, ovvero una risorsa a disposizione del territorio gestita in maniera orizzontale e inclusiva, attraverso forme giuridiche nuove di democrazia diretta da scoprire e sperimentare.
La proposta contenuta in “Mondeggi 2026”, resa pubblica in più di un’occasione e consultabile su www.mondeggibenecomune.org, è un percorso in costante evoluzione e mira alla creazione di quel soggetto collettivo, composto da realtà diverse ma affini, in grado di estrinsecare la piena potenzialità del futuro bene comune. In vista dei prossimi passaggi, quindi, la definizione del quadro progettuale con il quale sedersi al futuro tavolo di co-progettazione è un paziente lavoro di tessitura relazionale che non conosce pause; così come il lavoro agricolo nei campi di Mondeggi, adesso che la primavera incombe.