Schettino: “Sorà in aula per la sentenza, poi parlerò”

GROSSETO – “Chiediamo che il tribunale rigetti la richiesta di ordinanza cautelare del pubblico ministero” mancano i presupposti di pericolo di fuga: lo ha detto il difensore di Schettino, avvocato Donato Laino, all’apertura dell’udienza di oggi a postilla dell’arringa conclusa ieri.

Quindi parola è passata all’accusa per la replica finale: “Schettino è unico imputato per sua scelta processuale. La sua condotta ha una peculiarità che lo mette al centro. Gli altri erano suoi subordinati, Schettino era il dominus della gestione dell’emergenza” ha detto il pm Leopizzi che ha rigettato le accuse di ghettizzazione di “schifoso accanimento dei media”. A quel punto il comandante ha avuto un gesto di stizza ad è ha abbandonato l’aula per alcuni minuti. Poi ha detto ai cronisti: “Sarò presente in aula per la sentenza, e allor parlerò”.

Secondo le previsioni i giudici potrebbero ritirarsi in camera di consiglio domani o al massimo giovedì.