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FIRENZE – A San Salvi devono sorgere spazi sociali e di aggregazione giovanile, alloggi ERP e studentati pubblici per gli studenti che non hanno sufficienti mezzi economici, un “museo della memoria” sulla storia dell’ex manicomio e per la conservazione dell’archivio della Asl, la preservazione dello spazio della “Tinaia”, una “casa della cultura” in cui ospitare le associazioni attive, oltre alla difesa del verde e degli alberi. Ma soprattutto l’idea di uno spazio che rimanga pubblico e condiviso. Queste le richieste emerse dal percorso partecipato che ha coinvolto cittadini e residenti sull’utilizzo dei fondi europei veicolati dalla Regione per la riqualificazione dell’area del manicomio San Salvi a Firenze (in particolare le palazzine 34, 35, 36 e 37)) e le cui conclusioni sono state presentate oggi in Palazzo Vecchio alla presenza della vicesindaca Alessia Bettini, del presidente regionale Eugenio Giani e del presidente del Q2 Michele Pierguidi.
Un percorso giunto al termine che restituisce indirizzi chiari e precisi al Comune, chiamato ora a valutare come inserirle all’interno del POC, il Piano Operativo Comunale che andrà in votazione definitiva in Consiglio da lunedì prossimo, 25 marzo. E che in gran parte accoglierà le indicazioni, lascia intendere la vicesindaca Bettini: “Le indicazioni corrispondono anche alla visione che abbiamo anche noi del futuro dell’area” ha dichiarato, assicurando anche che riguardo la riorganizzazione della viabilità all’interno del parco si prediligerà la mobilità dolce, ed escludendo la realizzazione di una grande strada di attraversamento.
La questione del possibile aumento del traffico in zona è stata sollevata dai comitati e ribadita anche oggi dal “Comitato San salvi chi può”: “L’area di San Salvi deve essere sicura per bambini e famiglie, e il suo verde va preservato” ha detto Giandomenico Savi del Comitato.
“Si va nella giusta direzione anche se un po’ lenti” ha detto Claudio Ascolti, della compagnia Teatrale Chille de la Balanza, che torna a chiedere risposte su due questioni: la ristrutturazione del vecchio cinema-teatro da anni in stato di abbandono, e l’idea di realizzare una piazza che da anni è uno delle richieste di comitati e associazioni: “E’ intorno ad una piazza che San salvi può rinascere”.
“La Regione ha fatto la sua parte” ha rivendicato il governatore Giabi, citando innanzitutto la palestre e le altre infrastrutture sportive che stanno sorgendo a fianco del parco, e promettendo un impegno anche per la ristrutturazione del ciema-teatro.