FIRENZE – Tutto rimandato a settembre per la sentenza sulla strage del treno rapido 904 del 1984, che avrebbe dovuto condannare o scagionare Totò Riina. Lo ha deciso dopo tre ore di Camera di consiglio la Corte d’assise d’appello di Firenze che ha scelto di riaprire il dibattimento con le testimonianze di sei boss mafiosi di alto calibro.
Le nuove testimonianze richieste dalla Corte sono di Giovanni Brusca, Francesco Paolo Anselmo, Baldassarre Di Maggio il prossimo 4 settembre, e Calogero Ganci, Giuseppe Marchese e Leonardo Messina il 5 settembre. Saranno sentiti in videoconferenza dai penitenziari dove sono reclusi. Altra udienza il 6 settembre per le conclusioni
Il boss Toto’ Riina, che in primo grado era stato assolto, ha aspettato la decisione della Corte in videoconferenza dal carcere di Parma dove è recluso, adagiato in una barella per le sue gravi condizioni di salute. “Abbiamo chiesto la detenzione domiciliare ospedaliera con un provvedimento dei giudici”, “ha diritto a morire dignitosamente”, ha detto a margine del processo il difensore di Totò Riina, avvocato Luca Cianferoni. Sulla questione è previsto che il tribunale di sorveglianza di Bologna decida il 7 luglio a proposito delle valutazioni della Cassazione.