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Strage di via Mariti, l’appello del comitato dei residenti: “Basta rimpalli, si sblocchi il dibattito sul futuro dell’area” – ASCOLTA

today15/04/2025

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    Nicla Gelli, Comitato Ex Panificio Militare via Mariti, 15 aprile 2025

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FIRENZE – Mentre l’inchiesta della Procura di Firenze sulla strage di via Mariti del 15 febbraio 2024  segna una nuova svolta con la predisposizione di tre misure cautelari per altrettanti indagati, ad un anno e due mesi dal crollo delle trave di cemento che causò la morte di 5 operai l’area del cantiere rimane sotto sequestro giudiziario, e sostanzialmente “terra di nessuno”.

A ricordarlo è il Comitato dei residenti di via Mariti che da tempo chiede soluzioni alle istituzioni ed ha scritto lettere di protesta e sollecito al Comune e alla Procura. “Qualche settimana fa è stata approvata una mozione in Consiglio Comunale che impegna la giunta Funaro ad aprire un tavolo con Esselunga per la ridefinizione del progetto, con l’ampliamento dell’area verde e la riduzione dei volumi commerciali a vantaggio di spazi destinati a funzioni pubbliche e sociali” spiega Nicla Gelli, del comitato: “Abbiamo scritto anche a Esselunga, che ci ha risposto dicendo che finché l’area rimane sotto sequestro non si potrà procedere alla rimozione di manufatti e macchinari” aggiunge, spiegando che il Comitato continua sollecitare tutti i soggetti coinvolti: “Basta con il rimpallo di responsabilità, la zona continua a essere preda del degrado, con i residenti di via Mariti e via Giovanni da Empoli prigionieri nelle loro case, la diffusione di spaccio e criminalità, oltre che di un cantiere esposto alle intemperie e sempre meno sicuro.

Scritto da: Redazione Novaradio