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Sputnik – Intervista a Luca Landi per Annibale Night x Connections x Exfila – 18 aprile 2025
Marco Mariani, ricercatore Irpet
Sandro Bennucci, presidente dell’Associazione Stampa Toscana
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FIRENZE – La filiera di radio, tv ed editoria in Toscana tiene in termini di numero di operatori, ma il lavoro è spesso precario, e gli attori cambiano: a fronte di una crisi del comparto della carta stampata cresce l’editoria online, così come soffrono tv e radio tradizionali mentre crescono nuovi servizi, produzioni video e sonore. E’ quanto emerge dal rapporto Irpet presentato oggi agli Stati generali dell’informazione in Toscana, promossi da Regione, Corecom, Ordine dei Giornalisti e Associazione Stampa Toscana.
Secondo i ricercatori, la quasi totalità degli avviamenti al lavoro nel settore (96,7%) sono relativi a contratti a tempo determinato (57,4%) e a forme più o meno flessibili (atipiche) di lavoro (39,3%), mentre il contratto di lavoro a tempo indeterminato è pari al 3,3% del totale. Nel settore informazione-comunicazione toscano la dinamica di medio periodo 2009-2023 presenta una certa stabilizzazione al ribasso, se non un vero e proprio calo, a livello complessivo settoriale tanto con riferimento al numero di imprese (-5,3%) quanto, soprattutto, al numero di addetti (-10,7%). Le ditte individuali sono aumentate nel periodo 2009-2023 del +4,2%: per Irpet si tratta di lavoratori autonomi esternalizzati che lavorano per le imprese relativamente più strutturate all’interno dei vari comparti.
A giudizio di Irpet la crisi strutturale dei piccoli operatori locali, e la concomitante spinta verso processi di concentrazione su base nazionale e internazionale, “sono entrambi fattori che tendono ad aumentare il rischio di una riduzione del pluralismo dei soggetti che animano la sfera pubblica”. Da qui la necessità, scrivono i ricercatori, di “attuare policy mirate a livello settoriale, anche e soprattutto su base locale, con l’ottica di salvaguardare il pluralismo”.
Secondo Sandro Bennucci, presidente dell’Associazione Stampa Toscana, dal rapporto Irpet “emerge una situazione poco brillante dell’informazione in Toscana in linea con quanto purtroppo avviene nel panorama nazionale. Come sindacato siamo alle prese con difficoltà enormi per quanto riguarda la carta stampata, con diversi fronti di crisi aperti. Bisogna salvaguardare in tutte le sedi la figura del giornalista e premiare nei bandi pubblici quelle realtà che hanno giornalisti assunti con regolare contratto. Se non c’è informazione di qualità e capillare, fatta da professionisti che rispettano la deontologia è a rischio la tenuta democratica di questo Paese”.
Scritto da: Redazione Novaradio
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