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Clochard deceduti a Firenze. Fuori Binario: “Anche a Firenze si muore di povertà, per la marginalità poche risorse” – ASCOLTA

today11/04/2025

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    Cristiano Lucchi, dir. resp. Fuori Binario, 11 aprile 2025

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FIRENZE – Ha profondamente scosso non solo il quartiere di San Frediano ma l’opinione pubblica cittadina tutta la duplice morte a poche ore e a pochi metri di distanza di due senza fissa dimora: Marco Amaranto (57 anni) e Ciro Abbate (63 anni). Ieri sera circa 200 persone si sono riunite in Piazza Tasso per un ricordo delle due persone scomparse, che frequentavano abitualmente la zona ed erano molto conosciute.

Tutte da chiarire le cause della morte: mentre il Comune fa sapere che entrambi erano conosciuti e seguiti dai servizi sociali (uno dei due fino a pochi giorni fa era stato ospite dell’Albergo Popolare di via della Chiesa da cui era uscito volontariamente), la procura ha aperto un’inchiesta e disposto l’autopsia sui corpi .

“Aspettiamo i risultati degli esami per capire esattamente che cosa è successo”  spiega a Novaradio Cristiano Lucchi, direttore responsabile di Fuori Binario, il giornale scritto e distribuito per strada dai senza fissa dimora, che aggiunge: “Rimane il fatto che a Firenze si muore all’aperto, in solitudine e in povertà”. “Non raccontiamo la favola dei clochard che rifiutano la società” prosegue: “Chi vive per strada ha un’aspettativa di vita di 44 anni e la probabilità del 47% di morire a causa di traumi aggressioni e cadute”.

“I servizi sociali del Comune fanno quello che possono con le risorse sempre più ristrette messe a causa dei tagli agli enti locali” conclude Lucchi, che sottolinea come però la tutela dei più deboli sia frutto di scelte politiche: “Non ci stupiamo del fatto che abbiamo sempre meno risorse per il welfare, la scuola e la sanità se poi destiniamo 800 miliardi al riarmo dell’Europa o 3 miliardi ad opere infrastrutturali come il sotto attraversamento Tav per ridurre di pochi minuti il tragitto da Roma a Milano”.

Scritto da: Redazione Novaradio