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Anche a Firenze si scende in piazza contro violenza e odio transfobico: “Il governo non ci protegge, anzi ci discrimina” – ASCOLTA

today31/03/2025 3

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    Sara di Giacomo, Azione gay e Lesbica 31032025

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FIRENZE – In piazza per celebrare le vite e le esperienze delle persone transgender, non binarie e non conformi al genere, per denunciare le violenze aggressioni, verbali, fisiche e istituzionali, per rivendicare il diritto ad esistere e autodeterminarsi, per contestare la cultura patriarcale. E’ il “Transgender Day of Visibility”, che si svolge oggi a livello internazionale, e che a Firenze dà appuntamento alle 18 in piazza delle Cure, per una manifestazione-presidio convocata da una rete di associazioni tra cui Arcigay Firenze Altre Sponde, Azione Gay e Lesbica Firenze, IREOS comunità queer autogestita e Love My Way.

Non ci nascondiamo – spiegano gli organizzatori – e non ci faremo mettere a tacere nonostante le politiche ferocemente discriminatorie contro le persone trans e non binarie scatenate in tutti gli ambiti dall’amministrazione Trump, le campagne terroristiche condotte da ambienti clerico-fascisti contro la cosiddetta “ideologia gender” che imperversano a ogni latitudine, gli attacchi alle identità alias nelle scuole e nelle università, le commissioni interministeriali che parlano delle questioni relative all’affermazione di genere senza che ci sia alcuna organizzazione che rappresenta le persone trans e non binarie”.

Nel 2024 sono stati 350 il numero degli omicidi generati dall’odio transfobico, un dato che evidenza un trend di costante aumento” segnala Sara Di Giacomo, Azione Gay e Lesbica Firenze, che aggiunge: “L’Italia ha il vergognoso primato in Europa, con 59 casi di omicidio dal 2008 ad oggi, ma è solo un esempio di quanto avviene in altri paesi: dalla Russia all’Ungheria, dove sono vietati i pride, fino agli Usa dell’amministrazione Trump”.

La scelta del luogo delle manifestazione fiorentina in pizza delle Cure, non è affatto casuale: “Proprio da questo luogo l’On. Maurizio Gasparri a fine 2023 – ricorda Di Giacomo – ha avviato la sua offensiva propagandistica e parlamentare contro la esperienza dell’ospedale di Careggi per il supporto ai percorsi di affermazione di genere, anche delle persone minori tramite i farmaci bloccanti della pubertà. Della situazione attuale del cento è sceso il silenzio: quello che sappiamo è però che i percorsi di presa in carico dei ragazzi hanno subito forti rallentamenti. La situazione è grave, siamo di fronte ad un governo che non ci proteggi anzi ci invisibilizza e crea discriminazione su discriminazione”.

Scritto da: Redazione Novaradio