Cultura

La “Venere biomeccanica” domani in corteo verso la sua nuova “casa”. E tornerà in piazza a maggio per la Wish Parade – ASCOLTA

today28/03/2025 1

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    Antonio Ardiccioni, ex attivista network Odissea per lo spazio, 26 marzo 2025

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FIRENZE – Ad oltre vent’anni di distanza torna a sfilare per le strade di Firenze la “Venere Biomeccanica”: l’installazione artistica, nata nei primi anni 2000 come  simbolo delle rivendicazioni dei collettivi new global che chiedevano un diverso modo di pensare la città fatto di spazi pubblici, di aggregazione e socialità, e divenuta protagonista della “72 ore di resistenza umana” che si svolse nel 2003 al Parco delle Cascine, domani lascerà quella che è stata la sua sede negli ultimi quattro lustri, l’ex Meccanotessile di via Alderotti. Traslocherà negli spazi dell’ex centro sociale Cecco Rivolta di via Dazzi, nel corso di una giornata che parte alle 11,40 con musica e workshop, per proseguire con il corteo vero e proprio

La statua tornerà poi protagonista di un nuovo evento pubblico a fine maggio, con la seconda edizione della “Wish Parade”, manifestazione dei collettivi giovanili che si terrà (nuova coincidenza) alle Cascine. E poi ancora al Cecco Rivolta, dove a giugno per tre giorni ci si confronterà sul futuro della “città sommersa” dal turismo di massa e dalla mercificazione.

La scultura era stata creata come prima opera d’arte dal basso per il futuro Museo di arte contemporanea che proprio nell’ex Meccanotessile avrebbe dovuto sorgere (ma che non venne mai realizzato), e lì è rimasta per oltre un ventennio. Ora su quell’area sta per partire un progetto di riqualificazione: si prevede la realizzazione di 50 alloggi di housing sociale e una ludoteca, ed è in corso una interlocuzione tra Comune e UniFi per creare spazi studio e laboratori.

Una parte dell’immobile però sarà sigillata in attesa di nuovi sviluppi: di qui è nata l’esigenza di spostare l’opera, che ha visto crearsi un inedito collegamento tra i collettivi di allora  e le reti giovanili autorganizzate di oggi.  “Sono stati i ragazzi della Wish Parade a venire a cercarci – racconta a Novaradio Antonio Ardiccioni, ex attivista del network “Odissea per lo Spazio” – abbiamo sentito una congiuntura di energie e generazioni, ma soprattutto desideri: chi oggi continua a far attivismo, movimento, cultura e creatività dal basso, al di fuori dalle logiche commerciali, ha risvegliato il gruppo che 20 anni fa aveva realizzato la Venere. C’è un rinnovato interesse, anche accademico, per quel periodo: non solo lotta e pancia, ma anche analisi su come quelle rivendicazioni potranno tradursi in un percorso che torni ad aprire spazi per la città”.

Un percorso che sul Meccanotessile si è interrotto più volte, non solo sul progetto del Museo di Arte Contemporanea: “Bene che ora si pensi a realizzavi housing sociale e ludoteca, è l’idea di spazio pubblico che avevamo noi ai tempi, ma quanto tempo perso. Inoltre, si tratta di recupero ancor parziale: il 70%del Meccanotessile rimane ancora senza un progetto di recupero”.

Tutte le info sul sito venerala.org

Scritto da: Redazione Novaradio