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Al Teatro Lumière arriva “La Famiglia Suricati”, satira selvaggia del presente attraverso le vicende di un clan di animaletti – ASCOLTA

today20/03/2025

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    Pietro Venè, regista

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FIRENZE – Le nevrosi della nostra società racconatte attraverso le vicende di un clan di suricati alle prese con l’occhio onnipresente di una telecamera. Si intitola “La Famiglia Suricati” lo spettacolo che la compagnia I Pinguini Theater porta in scena dal 21 al 23 marzo al Teatro Lumière.

L’idea nasce dal regista Pietro Venè, tra i fondatori della compagnia e appassionato di documentari sugli animali. Ispirato dal comportamento di questi buffi mammiferi dell’emisfero australe, Venè trasforma la loro storia in un’allegoria del nostro tempo e, mescolando comicità e critica sociale, ottiene uno spettacolo che fonde ironia, profondità e tenerezza.

Nel cuore della savana, una giovane suricata, in attesa di cuccioli, viene estromessa dal clan matriarcale e si unisce al compagno e a un anziano suricato, che offre loro rifugio nella sua tana. Ma il vecchio porta con sé un segno inquietante: un collare imposto dai ricercatori e, di fronte alla sua dimora, una telecamera che scruta ogni movimento. Per i suricati, gli umani diventano divinità misteriose, alte come due cespugli, che li osservano attraverso quell’occhio artificiale. Convinti di doverli intrattenere, iniziano a improvvisarsi attori in una serie di sketch, che citano celebri programmi della tv generalista, così che tra scene alla MasterChef, C’è posta per te o Forum, l’effetto è esilarante. L’ansia da prestazione cresce mentre la batteria della telecamera si scarica, fino al momento decisivo: il documentarista riesce a comunicare con i suricati e gli propone di trasformare la loro vita in un Reality show, garantendo cibo e protezione in cambio della loro autenticità. Ma il prezzo da pagare è alto: la perdita della loro vera natura, la sedentarietà forzata, la crisi di identità e il burnout, specchio delle derive della società dell’apparire.

Gli spettatori si ritrovano quindi immersi in un Reality show grottesco e surreale, grazie anche a video proiezioni che creano la scena immersiva di un set improvvisato, dove la risata si mescola alla riflessione sulla società dell’immagine e sull’ossessione per la visibilità.

Scritto da: Redazione Novaradio