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Casapound commemora Sergio Ramelli a Settignano, il paese si ribella: “No ai fascisti”

today13/03/2025

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FIRENZE – Manifestazione di stampo neofascista ieri sera nel borgo di Settignano: un gruppo di militanti di Casapound e Lealtà e Azione (realtà di estrema destra attiva in zona Cure) hanno dato vita ad una commemorazione dei 50 anni dalla morte di Sergio Ramelli, militante del Fronte della Gioventù milanese aggredito da un gruppo di militanti di Avanguardia Operaia il 13 marzo 1975.

L’iniziativa, autorizzata dalla Questura, ha visto la partecipazione di una trentina di persone, secondo quanto riportano alcuni testimoni, con tanto di fiaccole e saluti romani, sorvegliati da alcune camionette delle forze dell’ordine. Alcuni utenti sui social hanno pubblicato immagini di fiori bianchi adagiati al monumento ai caduti in via San Romano, esprimendo critiche.

Immediata la reazione del Coordinamento Settignano – Ponte a Mensola che in una breve nota “esprime il proprio sdegno la propria condanna per la manifestazione fascista che si è tenuta ieri di fronte al monumento ai caduti della prima guerra mondiale in via san Romano. Settignano è democratica e antifascista e rifiuta l’ospitalità a movimenti che negano i principi della nostra Costituzione”. “L’evento – si legge ancora – è anche una intollerabile profanazione della memoria dei ragazzi settignanesi morti incolpevoli in guerra, e dimostra l’ignoranza storica di chi pretende di associare Casa Pound alle memorie del nostro paese!”.

“Solidarietà alla residenza di Settignano, giustamente indignata per aver dovuto assistere a un simile episodio” viene espressa da Dmitrij Palagi  a nome di Sinistra Progetto Comune: “Invitiamo tutte le forze antifasciste a non tacere e pretendere che quanto avvenuto non possa ripetersi, verificando tutti i fatti”, conclude Palagi.

Scritto da: Redazione Novaradio