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FIRENZE – I frati agostiniani del convento di Santo Spirito pronti perfino all’occupazione contro il progetto una Residenza sanitaria per anziani di lusso nell’ex Distretto Militare adiacente alla basilica, che l’impresa Fastpol ha presentato al Ministero della Difesa, proprietario dell’immobile. Lo ha dichiarato padre Giuseppe Pagano, priore del convento Santo Spirito a Firenze, parlando del futuro del convento e chiedendo lo stop dell’operazione avviata nel 2014: “Se dovesse andare avanti il progetto – ha detto – noi agostiniani come ultima spiaggia siamo pronti anche ad un’occupazione. L’rsa cozzerebbe con la nostra presenza, secolare, e la convivenza non sarebbe possibile per come è ideato il progetto”.
I frati da tempo sostengono la necessità di un diverso utilizzo della struttura, e ieri hanno rilanciato il loro progetto alternativo, che si realizzerebbe con l’appoggio di un’ateneo privato, l’Università di Villanova in Pennsylvania: un polo culturale ed educativo, rivolto in particolare agli studenti stranieri, ma anche servizi e attività pensati per la città. Un’idea anche per riportare sotto l’egida della basilica l’intero complesso, che contiene capolavori come il chiostro dell’Ammannati o la cappella Corsini. Il 20 marzo, alle 18, è previsto un flash mob in piazza Santo Spirito e il 21 marzo, alle 17:30, una conferenza dentro la basilica. “Se potessi parlare con il ministro Crosetto gli direi di ridare il complesso al demanio militare, così che noi potremmo trattare per la concessione degli spazi dove realizzare il progetto che stiamo mettendo insieme.
A chiedere un passo indietro al Ministero i frati non sono da soli: al Ministro Crosetto ha scritto anche l’arcivescovo di Firenze Gherardo Gambelli, insieme al priore generale degli Agostiniani padre Alejandro Moral Anton, senza però aver ancora risposta. “Ho scritto anche alla sindaca Funaro – ha detto Pagano – dopo che le giunte comunali di Firenze e Bologna si sono riunite nelle scorse settimana lanciando l’idea comune di dare vita ad una realtà culturale nei rispettivi centri. Per Firenze il luogo adatto a creare un centro culturale potrebbe essere proprio l’ex convento di Santo Spirito. Altrettanto potremmo fare a Bologna negli spazi degli agostiniani”.
A fianco della richiesta dei frati non han tardato a schierarsi forze politiche sia di sinistra che di destra, compreso l’ex candidato sindaco del centrodestra Eike Schmidt. Alla comunità degli agostiniani la disponibilità a collaborare per trovare una soluzione anche da parte del PD. “L’assessore all’urbanistica Caterina Biti sta recuperando le informazioni sulla vicenda, ma a quanto emerso ieri dall’assemblea non c’è ancora nessun contratto firmato, siamo ancora nella fase di assegnazione a questa società, quale unica partecipante, della concessione di quella struttura per il loro progetto di Rsa” commenta a Novaradio Luca Milani, capogruppo Pd in Consiglio Comunale, che aggiunge: “Il percorso non si è perfezionato, quindi immaginiamo che degli spazi per Difesa Servizi, la società creata per rendere effettivo il patrimonio del Ministero” ci siano.
“Padre Pagano – dice ancora Milani – ha anche chiesto la disponibilità del Comune per progettare insieme le funzioni di un immobile finalmente riunito sotto la disponibilità dei padri agostiniani, funzioni rivolte ai cittadini e ai loto bisogni, in un quartiere delicato come l’Oltrarno. Ma prima bisogna che si riesca a rendere vana questa aggiudicazione della gara che vede questa società far valere il suo diritto. Siamo pronti a recepire le richieste del quartiere di altre funzioni, ma prima bisogna passare da Difesa e Servizi per capire i margini per una revoca”.