Arpat, la denuncia della Fp Cisl: “Sempre meno fondi e personale, a rischio la sua sopravvivenza” – ASCOLTA

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TOSCANA – 1,2 milioni di euro in meno, organico ai minimi storici e un nuovo modello organizzativo che rischia di compromettere la terzietà dell’Arpat, l’agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana. A denunciarlo è la Cisl Funzione Pubblica della Toscana, con il suo reggente Mauro Giuliattini. “I tecnici impegnati nelle attività di verifica e monitoraggio sono passati dal 2010 da 325 a 185 tecnici. Molti andranno in pensione a breve senza che si preveda il necessario turn over”.

Impossibile in queste condizioni garantire le attività di monitoraggio dei fumi industriali, dello stato di salubrità delle acque o, ad esempio, del monitoraggio dei siti a rischio contaminazione da Keu. Siamo preoccupati – spiega a Novaradio – perché ciò che succede ad Arpat riguarda la tutela dell’ambiente e la salute dei cittadini toscani”. In gioco non solo l’indipendenza ma la stessa sopravvivenza dell’Agenzia. Il timore, dice Giuliattini, è che le sue attività vengano esternalizzate, non diversamente a quanto avvenuto per la sanità. Ci sono molte aziende private alla porta, che non aspettano altro”.