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Si ribalta una gru in cantiere, muore un operaio

today05/03/2025

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AREZZO – Un operaio di 55 anni è morto stamani in un cantiere edile nel centro di Arezzo durante lavori per il restauro di una casa. La vittima, originaria di Verghereto (Forlì-Cesena), stava scaricando materiale da una gru quando, secondo prime informazioni, lo stesso mezzo speciale si sarebbe ribaltato, travolgendolo. Sul posto i mezzi del 118 ma non è stato possibile salvarlo. La dinamica è ancora tutta da ricostruire, accertamenti delle forze dell’ordine in corso.

Secondo il segretario provinciale della Cgil, Alessandro Tracchi, la vicenda pone “due scelte: possiamo ripetere il copione di sempre e cioè dolore, condoglianze, funerale e inchiesta. Poi, passata la nottata, far continuare tutto come prima. Oppure possiamo prendere atto che i cerotti (certificati, documenti, patenti a punti….) non salvano le vite perché è il sistema degli appalti e dei subappalti che non funziona. La centralità non è la vita del lavoratore, ma il profitto”.

“La sicurezza costa, questo lo sanno tutti – continua Tracchi – ma nessuno vuole ammetterlo e nessuno è disponibile a farla prevalere sul reddito d’impresa. Nel luoghi di lavoro non bastano gli strumenti antinfortunistici ma occorre una reale informazione e formazione dei lavoratori approfondita, consistente e realmente utile a prevenire incidenti”, “nei luoghi di lavoro si deve affermare un concetto qualitativo per il quale la sicurezza e la vita dei dipendenti sono le priorità assolute”, “occorre, quindi, una nuova cultura del lavoro con pene severe per chi si rifiuta di applicarle, un sistema che sappia premiare, in una logica di leale concorrenza, le imprese che operano rispettando le regole”.

Scritto da: Redazione Novaradio