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TAR Toscana, boom di ricorsi nel 2024. La presidente La Guardia: “Siamo sotto organico, impossibile smaltire gli arretrati” – ASCOLTA

today28/02/2025

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    Silvia la Guardia, pres. TAR Toscana 28022025

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    Alessandro Cacciari, pres. sezione TAR Toscana 28022025

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FIRENZE – Nel 2024 il TAR della Toscana ha visto la presentazione di 2217 ricorsi, con un incremento di ben il 46% dei ricordi presentati (contro un +5% della media nazionale), un trend che si conferma anche in questi primi mesi del 2025. I dati sono stati resi noti oggi nel corso della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario del Tribunale Amministrativo Regionale della Toscana.

Il TAR ha migliorato le sue performance sotto molti punti di vista: nel corso dell’anno è riuscito ad aumentare di oltre il 20% rispetto all’anno precedente i ricorsi definiti e fissare il 25% dei nuovi ricorsi presentati; vanta buoni tempi sia per le decisioni urgenti della fase cautelare (29 giorni contro 35 della media nazionale) che quelle in materia di contratti pubblici (91 giorni contro i 107 della media nazionale).

Nonostante questo, causa l’aumento dei ricorsi, le giacenze sono aumentate del 10%, dino a raggiungere quali 4.000 cause. Per abbattere l’arretrato, ha spiegato la presidente del TAR Toscana Silvia La Guardia, servirebbe più personale: il TAR infatti lavora ampiamente sotto organico, con soli 15 giudici (16 dal 2025) contro i 20 previsti. Cui si aggiunge la carenza di personale amministrativo: delle 32 unità previste dalla dotazione di diritto, ne sono presenti solo 24.

Tra i settori del contenzioso amministrativo, quelli più diffusi sono l’edilizia e l’urbanistica (in forte crescita), demanio e patrimonio pubblico, appalti pubblici. Peculiarità del 2024 è stato l’aumento esponenziale delle controversie promosse dagli insegnanti a tempo determinato riguardo il funzionamento della cosiddetta carta docente per l’aggiornamento professionale. In aumento, ha spiegato il presidente di sezione Alessandro Cacciari, anche il contenzioso in materia di stranieri, in particolare connesso alle nuove norme per la messa in regola dei lavoratori extra Ue.

Scritto da: Redazione Novaradio