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Università Firenze, l’affondo degli studenti: “Tagli, precariato e controllo di polizia: ecco la politica universitaria del governo” – ASCOLTA

today20/02/2025

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    Gaia Moretti, rappro. CSX in Senato Accademico Unifi, 20 febbraio 2025

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FIRENZE – Checché ne dica il Ministero dell’Università e della Ricerca, i tagli all’Università di Firenze ci sono, eccome: lo dicono i bilanci, e significano meno servizi per gli studenti, rischio di aumento delle tasse universitarie, più precariato tra la docenza e meno fondi per la ricerca.

A confermarlo è la rappresentante studentesca in Senato Accademico per la lista Cestrosinistra per l’Università, Gaia Moretti, che così commenta il botta e risposta dei giorni scorsi tra la rettrice dell’Ateneo Fiorentino Alessandra Petrucci che aveva lamentato la diminuzione dei fondi statali e la ministra del Miur, Maria Grazia Bernini, che aveva ribattuto come i fondi fossero aumentati rispetto al 2019.

I numeri parlano chiaro: rispetto all’anno scorso meno il Fondo di finanziamento ordinario per Unifi totalizza 6 milioni in meo, che diventano 17 in meno se si conta anche il venir meno dei fondi speciali Pnrr, del fondo perequativo e dell’adeguamento degli stipendi all’inflazione. Ma non è l’unico problema della politica universitaria del governo. Nel corso del suo intervento lunedì alle inaugurazione non accademico, Moretti ha duramente criticato le previsioni contenute nel decreto 1660. il c.d. “decreto sicurezza” definendolo la più grande minaccia alla libertà di insegnamento in ambiente universitario in tutta la storia repubblicana”.

“Secondo l’articolo 31 – spiega stamani a Novaradio – i servizi segreti saranno autorizzati a ottenere informazioni personali sui docenti e la comunità studentesca, in particolare sulle posizioni politiche della comunità senza alcuna possibilità per gli Atenei di opporsi o di tutelare la privacy”, aggiunge la rappresentante degli studenti in senato accademico. Subito dopo rinforza il colpo: “Controllo dei corpi e delle menti, delle libertà personali. Sono questi gli strumenti con cui il governo sta neutralizzando la generazione del futuro”.

Scritto da: Redazione Novaradio