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Multiutility, no alla ripubblicizzazione di Publiacqua. Avs-Ecolò: “Ma la governance sarà pubblica”. Firenze Dem: “Serve una società benefit” – ASCOLTA

today19/02/2025

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    Giovanni Graziani, consigliere comunale Avs-Ecolò, 19 febbraio 2025

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    Cecilia Del Re, consigliera comunale Firenze Democratica, 19 febbraio 2025

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FIRENZE – Continua ad agitare il dibattito politico il tema della multiutility dei servizi pubblici, ed in particolare il ruolo e l’assetto da dare a Publiacqua. Lunedì in Consiglio Comunale la maggioranza che sostiene la sindaca Funaro, presentando la sua relazione, ha ribadito gli obiettivi: controllo pubblico, efficientamento del servizio, riduzione delle tariffe. Come però non è ancora dato di sapere, visto che un piano industriale ancora non è stato presentato. Altro tema spinoso è la governance, che al momento rimane incentrata su modello pubblico-privato, ma – scartata almeno a parola la quotazione in Borsa – le fonti di finanziamento non sono state individuate.

Sull’assetto di Publiacqua poi la maggioranza si è divisa: l’ordine del giorno presentato da AVS/Ecolò che chiedeva per Publiacqua il ritorno al 100% di proprietà pubblica, pur all’interno della holding, è stata rigettata dal PD. Se dall’opposizione si parla di “spaccatura” o quantomeno di “crepe”, da parte di Ecolò si minimizza: “Per Publiacqua nuovi indirizzi chiedono una riduzione dal 40% al 30% della quota dei privati con una governance però tutta pubblica. Noi abbiamo chiesto se c’è il modo di avere un 100% pubblico. Dal nostro punto di vista era importante sollevare la questione, e sapere se tecnicamente ci sono strade alternative”.

“Sul piano industriale non c’è chiarezza, e nemmeno sul modello di governance” segnala Cecilia del Re, consigliera d Firenze Democratica, che si dice preoccupata anche della commistione di interessi nella maggioranza, segnalando come il presidente di Alia, Nicola Perini, sia parente stretto di uno degli assessori della giunta. La preoccupazione maggiore è però sui temi sostanziali: “Non c’è chiarezza su dove voglia andare la multiutility” attacca, spiegando che da un lato si parla di economia circolare, dall’altro manca il piano per la realizzazione di impianti, mentre c’è invece l’accordo tra Alia e il Comune di Firenze, come compensazione al ritiro della causa per la mancata realizzazione del termovalorizzatore di Casa Passerini, della realizzazione di una mega sede da 13 mila metri quadri che rischia di essere una mera “operazione speculativa” oltre che di consumo di suolo.

E sull’assetto di Publiacqua, Del re critica sia PD che AVS: “Anche se Publiacqua fosse tutta pubblica ma restasse nella holding, ci sarebbe il rischio che i suoi grandi profitti servano a coprire le perdite delle altre aziende del gruppo, in particolare Alia”, laddove invece dovrebbero essere utilizzati per ridurre le tariffe e efficientare il sistema idrico. Per questo la soluzione proposta da Firenze Democratica (che si è astenuta sull’odg di AVS) è un’altra: “Scorporare Publiacqua e farne un’azienda benefit, ossia un’azienda a gestione privata ma vincolata all’investimento degli utili per il miglioramento del servizio e l’abbassamento delle tariffe”.

Sul tema della multiutility, a Firenze, sia i consiglieri di maggioranza che quelli di minoranza hanno presentato delle relazioni che saranno discusse oggi in Consiglio comunale: i consiglieri di maggioranza Cristiano Balli (Pd) e Giovanni Graziani (Avs-Ecolò) hanno affermato che

Obiettivo strategico della futura multiutility è di raggiungere circa 100 milioni tra economie di scala e riduzione dei costi per gli utenti nei prossimi 5 anni, agendo su tre linee di azione: sul fronte rifiuti, introduzione di sistemi di misurazione per il passaggio alla “tariffa corrispettiva” sui rifiuti (meno indifferenziato, meno costi in bolletta), aumento del volume di riciclo, di recupero di energia e sviluppo di attività commerciali, depurazione e riciclo delle acque industriali; sul fronte idrico realizzazione di opere strategiche.

Scritto da: Redazione Novaradio