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FIRENZE – A tre mesi dall’alluvione che ha devastato la regione di Valencia la situazione è ancora drammatica, con moltissime persone ancora costrette fuori la propria casa e la mancanza di servizi essenziali, ma di questo non si parla perché la devastazione non ha colpito il centro della città. A raccontarlo è stata una delegazione di cittadini ospiti dell’incontro “Con Valencia mai più Valencia” che si è tenuto ieri alla Casa del Popolo Rinascita di Campi Bisenzio. Un appuntamento nato dalla solidarietà trasversale e dal basso tra due comunità colpite da eventi estremi mediata dal Collettivo di fabbrica GKN. “Si trattato – spiega Dario Al-Paladar, italiano residente a Valencia da 13 anni – di un catastrofe che è figlia di un modello politico ed economico che nega il cambiamento climatico, e di scelte politiche come quelle del governo che ha depotenziato gli organismi di monitoraggio. Riguardo poi le responsabilità, si sta assistendo ad un rimpallo tra istituzioni centrali e loali: c’è una commissione di indagine composta però dalle stesse forze politiche responsabili”.