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FIRENZE – Positivo il primo bilancio del PIR (Punto di Intervento rapido) aperto presso l’ospedale di Torregalli: dalla sua attivazione, a metà dicembre scorso, la nuova struttura pensata per trattare i codici di più lieve gravità ha accolto in media 20 pazienti il giorno, alleggerendo del 20% il carico quotidiano dei pazienti al Pronto Soccorso. I dati sono emersi ieri durante il sopralluogo del governatore Eugenio Giani e dell’assessore alla salute Simone Bezzini.
Secondo il direttore del ps Giannasi, la riduzione degli accessi al Dea già in questi primi due mesi si è rivelata sostanziale con un tempo di attesa, dall’ingresso all’uscita, di 32 minuti, e il coordinamento tra professionisti del DEA e del PIR funziona bene. Al PIR lavorano medici specializzandi in medicina generale che, sottolinea ancora Giannasi, hanno la possibilità di fare un’esperienza arricchendo la loro expertise, che poi si spera porteranno nel territorio come futuri medici di famiglia. La situazione nei DEA, spiega ancora stamani a Novaradio, però rimane complicata: “Bisogna agire per aumentare il numero die medici di Pronto Soccorso, ma anche nell’accrescere la cultura sanitaria dei cittadini: non si può andare al Pronto Soccorso per tutto”.
Quello di Torregalli è uno dei sei Pir della sperimentazione avviata nel dicembre scorso dalla Regione Toscana, aperti sette giorni su sette, dalle 8 alle 20, dove vengono indirizzate per i casi meno gravi le persone che presentano codici minori e situazioni di lieve entità, così da diminuire la pressione sul pronto soccorso. La sperimentazione coinvolge anche la Casa della salute Le Piagge a Firenze, la Casa della comunità Sovigliana Vinci, a Empoli, la Casa della comunità Prato Est, la Casa della comunità Il Ceppo, a Pistoia, e l’ospedale Serristori a Figline.