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TOSCANA – Non convince i disabili dell’associazione “Vita indipendente” il nuovo bando di finanziamento per i servizi di supporto lanciato ieri dalla regione che con il governatore Giani e l’assessora al welfare Serena Spinelli, che ieri hanno annunciato un aumento dei fondi (da 13 milioni l’anno a 70 milioni in un triennio), del contributo mensile massimo (da 1.800 a 2000 euro) e della platea dei potenziali beneficiari (da 1182 a 2000 domande).
I motivi di perplessità dell’associazione – che da anni si batte per i diritti di decine di disabili gravi beneficiari del progetto “Vita Indipendente”, i quali per la loro vita quotidiana devono fare affidamento costante di assistenti personali – riguardano diversi aspetti “Bene l’aumento dei fondi, ma arriva dopo anni e anni che lo chiediamo, a pochi mesi dalle elezioni” fa subito notare a Novaradio Patrizia Pepe dell’associazione, che spiega come, nonostante la crescita dei fondi, l’aumento del numero dei beneficiari rischia di vanificare l’atteso aumento del contributo. Altra problematica è legata alla mancanza di omogeneità nelle decisione prese dalle varie Asl: “Da zona a zona, disabili con la stessa condizioni spesso si vedono riconosciuti contributi differenti”, dice ancora Pepe che punta il dito su una delle principali questioni: il fatto che il nuovo sistema preveda un sistema “a rimborso” con rendicontazione delle spese mensile: “Nessuno di noi è grado di anticipare mese per mese le spese per i loro collaboratori, e il sistema di rendicontazione mensile è molto complicato. Siamo molto preoccupati”