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FIRENZE – La notizia del mancato rinnovo della direttrice Antonella Tuoni alla guida di Sollicciano “era una notizia attesa, la stessa direttrice dopo il provvedimento un po’ ipocrita del DAP di quest’estate dove le si contestava di non aver terminato i lavori quando in realtà non c’erano i soldi, aveva chiesto di essere trasferita. La decisione del DAP però poteva essere presa subito questa estate, senza lasciare Sollicciano nel limbo per mesi”. È questo il commento di Emilio Santoro dell’associazione l’Altrodiritto stamattina ai microfoni di Novaradio sul contestato addio forzato di Tuoni a Sollicciano.
“Una vacanza che se aspettiamo la nomina definitiva sicuramente arriverà nella migliore delle ipotesi fino all’estate”, spiega Santoro. E nel frattempo? “Non c’è niente di chiaro, sono arrivate due nuove vicedirettrici, fino a Natale i sostituti della dottoressa Tuoni si erano alternati con cadenza settimanale o di 10 giorni tale che nessun progetto su Sollicciano poteva essere fatto, non è chiaro se l’attuale reggente resterà qui fino alla nomina del nuovo direttore o continueranno a fare turnazioni veloci”, il dato di fatto chiosa Santoro è che “Sollicciano è un carcere ingovernabile che richiederebbe un impegno straordinario, chiunque venga nominato direttore dovrebbe lavorare a stretto contato con il commissario straordinario per le carceri per ricostruire e ristrutturare a scaglioni, senza buttare giù tutto insieme”.
Notizie arrivano invece sul fronte degli oltre 100 ricorsi presentati nei mesi scorsi dall’associazione contro le condizioni di vita inumane dei detenuti nel carcere fiorentino: “Finalmente la magistratura di sorveglianza ha dato una scadenza al Ministero: il 12 marzo c’è un’udienza in cui il DAP deve dire cosa ha fatto per migliorare le condizioni di Sollicciano, quello che vedo io è che non è stato fatto niente. Quello sarà un momento decisivo per vedere che decisioni prenderà la sorveglianza”.