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Andra e Tatiana Bucci
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FIRENZE – Si è svolta alla presenza di diverse centinaia di studenti delle scuole di tutta la Toscana il meeting del Giorno della Memoria organizzato dalla Regione Toscana: nel corso della mattinata il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha consegnato il Pegaso d’oro ad Andra e Tatiana Bucci, sopravvissute ad Auschwitz. Ad aprire l’evento l’assessora regionale alla cultura della memoria Alessandra Nardini che ha parlato, a proposito del “dramma della Shoah”, di “una storia buia, che fa male. È un pugno allo stomaco. Ci sembra giusto e doveroso che la più alta onorificenza della Toscana, il Pegaso d’oro, venga conferita a due donne che hanno fatto della memoria il proprio impegno quotidiano”.
Dal palco le sorelle Bucci, che ai tempi della deportazione in Polonia avevano 4 e 6 anni, hanno raccontato della loro esperienza diretta: la separazione dai genitori, la vita nelle baracche del campo assieme agli altri bambini, e la tragica fine del cuginetto Sergio, che finì nel gruppo di 20 bambini inviato dal dottor Mengele al campo di concentramento di Neuengamme, usati com cavie umane per gli esperimenti sulla tubercolosi del dottor Kurt Heissmeyer, ed infine brutalmente uccisi.
Il governatore Giani ha ricordato come, per mantenere vivo il ricordo della tragedia dei lager e la sensibilizzazione delle nuove generazioni, la Toscana ha rifinanziato e tornerà a svolgere l’iniziativa del “Treno della Memoria”, che porta un gruppo si studenti toscani nei luoghi delle deportazioni e dello sterminio nazista.
Presente all’iniziativa anche La sindaca di Firenze Sara Funaro ha ringraziato “tutta la Regione per l’impegno costante che sempre c’è stato per ricordare, con la Giornata della Memoria, quella che è una delle pagine più buie in assoluto della nostra storia. Noi abbiamo sempre meno testimoni diretti: dobbiamo fare in modo che la memoria non si fermi”. Funaro ha ribadito di essere “preoccupata quando in maniera così superficiale si vedono fare gesti di braccia alzate come se si fosse ritornati al passato: mi riferisco a Elon Musk. Quel gesto ha avuto conseguenze nel passato che oggi qui vi vengono raccontate”.
“Ci preoccupa questo razzismo, questo antisemitismo, questa violenza verbale e fisica, e i rigurgiti che un tempo erano corti dalla vergogna ma ora sdoganate non solo in Italia ma anche in Europa e oltre” dichiara Lorenzo Tombelli, presidente Aned Firenze, parlando stamani a Novaradio: “Vediamo saluti romani un giorno sì e uno no, dichiarazioni lesive della dignità, per non parlare del trattamento riservato agli immigrati. Se torna a parlare di deportazioni di esseri umani, si mette in dubbio il lavoro che da 80 anni viene fatto perché quell’insegnamento che avremmo dovuto prendere da quei 20 anni di regime non l’abbiamo appreso”. L’antidoto, aggiunge, è “lo studio e l’impegno attivo per i valori dell’antifascismo e della Costituzione. Non bisogna solo condannare il passato ma essere di parte, prendere posizione, altrimenti rischiamo di cadere nell’oblio”.