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FIRENZE – Visita ieri nel carcere fiorentino di Sollicciano per i consiglieri della Commissione politiche e sociali di Palazzo Vecchio presieduta da Edoardo Amato, a pochi giorni dalla notizia dell’ennesimo suicidio in cella nel carcere Fiorentino – un 28enne di origine egiziana con gravi problemi psichici.
Di “situazione drammatica” e “condizioni disumane” parla senza mezzi termini il consigliere di sinistra progetto comune Dimitri Palagi. Nel corso del sopralluogo i rappresentante della commissione, accolti dal uno delle due nuove vicedirettrici vicarie appena nominate (la direttrice è in malattia da ormai molte settimane) sono entrati in alcune celle e hanno potuto rendersi conto in prima persona delle condizioni di fatiscenza strutturale che da anni vengono segnalate e denunciate dagli stessi detenuti.
Dai colloqui avuti con alcuni reclusi, ha riferito Palagi, sono emerse tutte le difficoltà della sanità in carcere (“per qualunque cosa ci danno un brufen”) e l’anomalia legalizzata della sezione ATSM destinata ai reclusi con grave sofferenza psichica. E’ emersa anche il caso di una detenuta reclusa nonostante la condizione di avanzata gravidanza (35/a settimana di gestazione), che dovrebbe essere però trasferita a breve fuori dal carcere.
“Abbiamo sentito le recenti dichiarazioni anche della sindaca sulla demolizione e ricostruzione di Sollicciano, per noi invece – dichiara il consigliere Palagi – è una struttura che va chiusa e superata: gran parte dei reclusi dovrebbero poter essere assegnati a misure alternative al carcere”.
Palagi non non nasconde neppure le responsabilità del Consiglio Comunale, che a sei mesi dall’insediamento non ha ancora provveduto alle elezioni del nuovo garante cittadino dei detenuti: “Dobbiamo prenderci l’impegno a prevedere entro fine mese o al massimo inizio febbraio, bisogna rompere questa situazione di abbandono di una pezzo della città che sembra in un altro universo”