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FIRENZE – “Ecco, ci risiamo: il solito campanello d’allarme ma poi lo dimentichiamo e non si affronta alla radice il problema”. Così vania Bagni, presidente Anpi Firenze, nel commentare il ritrovamento di svastiche e croci celtiche all’interno del Liceo classico Michelangelo di Firenze, nello stesso giorno in cui in via Pisana sono comparse due scritte inneggianti alle commemorazioni fasciste della strage di Acca Larenzia. Ieri moltissime sono state le reazioni politiche ed istituzionali: di “vergogna” ha parlato la sindaca Sara Funaro, con Pd e Cgil impegnate a chiedere alle autorità dello Stato l’impegno nel punire gli atti di apologia di fascismo e sciogliere le organizzazioni che si richiamano al partito fascista. Fratelli d’Italia Firenze è arrivato ha condannare ogni tentazione “nostalgica”, proprio nel giorno in cui, anche quest’anno, la commemorazione della vicenda di Acca Larentia a Roma ha visto alcune centinaia di militanti fascisti e neofascisti prodursi in cori e saluti romani, sotto gli occhi delle forze di polizia e della Digos.
Di fronte a tutto questo, le parole rischiano di servire a poco o nulla, rammenta Bagni, ma serve una reazione collettiva: “Bisogna sì condannare questi atti e l’uso di simboli dichiaratamente fascisti – ma va aggredito il problema lavorando concretamente tutti i giorni nella costruzione di una cultura basata su rispetto, consapevolezza storica, sulla partecipazione attiva nel preservare la democrazia, supportare i ragazzi, offrire loro dei luoghi dove confrontarsi, lavorare alla promozione del dialogo e lavorare anche sulla prevenzione online, perché molte di queste ideologie si diffondono tramite il web e i social. E’ la nostra collettività e la nostra comunità che si deve attrezzare tutta insieme per contrastare queste ideologie contrarie alla nostra Carta Costituzionale”.
Due anni fa, nel 2023, la Firenze antifascsita mostrò una grande reazione all’aggressione neofascista patita dagli studenti del Miche e agli attacchi del ministro Valditara contro la preside dell’ITI che aveva inviato una lettera ai suoi studenti chiedendo loro di non essere indifferenti all’odio. Sarebbe ancora possibile? “Ogni volta la che la città chiama, la società risponde. Non c’è indifferenza, ma c’è bisogno di maggior continuità”. E che le istituzioni entrino nell’idea di usare le leggi Scelba e Mancino: abbiamo gli strumenti, ma vanno utilizzati. Serve la convinzione che ognuno di noi dentro i propri spazi ha un compito”.
“Quando accadono queste cose bisogna sempre preoccuparsi, perché sono cose che non vanno assolutamente sottovalutate, e ci deve essere la voce che si alza da parte di tutti i livelli istituzionali per condannare questi fatti. Nella nostra città e nella nostra regione questo è accaduto” ha detto la sindaca Sara Funaro: “Noi l’attenzione la continueremo a tenere alta – ha aggiunto – non solo condannando, ma anche lavorando per sensibilizzare tutti, a partire dalle nuove generazioni, sul fatto che non non si possono utilizzare simboli in maniera così leggera”.