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TOSCANA – La notizia è emersa nei giorni scorsi: il DSU, l’azienda per il diritto allo studio universitario ha predisposto un bando per concedere in gestione, in via sperimentale, di alcune delle Case dello Studente attualmente in gestione diretta: 4 a Firenze – tra cui Calamdrei, Caponnetto, Ater e Cipressino per un totale di alcune centinaia di posti letto – altrettante a Pisa e tre a Siena.
In base a quanto reso noto da alcuni articoli di stampa, il DSU concederebbe al privato vincitore del bando la gestione delle strutture – compreso il corrispettivo delle rette dell’80% dei posti assegnati agli studenti vincitori di borsa alloggio – in cambio del finanziamento dei necessari lavori di ristrutturazione, ammodernamento e efficientamento delle strutture, che si stima ammontino a qualcosa come 38 milioni di euro (do cui 20 solo per le strutture di Firenze).
“Una notizia sconvolgente e preoccupante, di cui non sappiamo nulla a parte quello che è stato reso noto dai giornali” commenta Riccardo Pisoni, Udu – Sinistra Universitaria: “A quanto si capisce, oggetto del bando sembra essere il 20% dei posti letto che potrebbero essere affittati a prezzi di mercato: così però si sottrarrebbero agli studenti meritevoli alloggio, che già ora rimangono in lista d’attesa. Ribaltando così però l’impostazione che fin qui ha fatto della Toscana un esempio virtuoso”. E aggiunge: “Per la struttura Ater e la Caponnetto i lavori avrebbero dovuto già concludersi: si chiedono soldi ai privati perché non ci sono più risorse?” si domanda. Come altre associazioni studentesche, Udu chiede invece che i fondi necessari alla ristrutturazione vengano garantitidelle istituzioni: “Il governo ha tagliato i fondi per l’edilizia universitaria, la Regione però potrebbe intervenire. Chiediamo che le istituzioni – conclude – ci convochino per fare chiarezza”.