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Beko Siena, riapre i presidio permanente: “Il governo batta i pugni sul tavolo: rinvio della chiusura e ammortizzatori sociali” – ASCOLTA

today03/01/2025 1

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    David Poggialini, lavoratore Beko in presidio, 3 gennaio 2025

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SIENA – Torna il presidio di protesta dei lavoratori di Beko Europe di fronte ai cancelli dello stabilimento di Siena. Dopo una settimana di stop dettato dalle festività natalizie, ieri una delegazione dei 299 lavoratori dello stabilimento senese ha allestito alcuni gazebo per protestare contro l’annuncio da parte dell’azienda – per il 75% del gruppo turco Arçelik, al 25% di Whirpool – di voler chiudere entro la fine di quest’anno. “E’ doveroso riprendere le nostre iniziative perché la nostra lotta deve continuare e deve continuare in maniera forte e decisa” ha detto Massimo Martini della Uilm Uil di Siena.

L’intenzione, spiega ai microfoni di Novaradio David Poggialini, lavoratore Beko e delegato Fiom Cgil Siena, è quella di mantenere il presidio ininterrottamente almeno fino al 20 gennaio prossimo, quando è previsto l’incontro con l’azienda presso il Ministero: “L’augurio è che il governo in quell’occasione assuma una posizione decisa, battendo i pugni sul tavolo con l’azienda”.

Non tanto sul cosiddetto ‘golden power’, il cui impiego rimane “secretato” nell’accordo a suo tempo firmato tra governo e azienda e che comunque sembra essere limitato ad una semplice multa, quanto alla possibilità di aprire un percorso che conduca alla concessione di ammortizzatori sociali per i lavoratori: “Ci serve tempo per poter trovare un soggetto che sia intenzionato a rilevare lo stabilimento e rilanciare la produzione” aggiunge Poggialini, sottolineando anche il tema ambientale legato alla manutenzione del sito industriale

Nel frattempo i lavoratori, assieme alle rappresentanze sindacali, cercheranno di tenere viva l’attenzione sulla vertenza. “Abbiamo in testa tante cose per il mese di gennaio e stamattina ci siamo riuniti per capire un attimo le mosse da fare anche perché è giusto continuare a tenere alta l’attenzione” ha dichiarato ieri Stefano Borgogni della Fiom Cgil di Siena.

Tra le ipotesi allo studio, spiega ancora Poggialini, quella di un nuovo corteo per le strade della città, dopo quello tenutosi nelle scorse settimane in centro e la fiaccolata del 23 dicembre: stavolta si pensa invece a zone più periferiche della città, in modo da coinvolgere anche altre comunità di cittadini. Con lo stesso obiettivo si sta pensando ad un’iniziativa che coinvolga i sindaci del territorio senese, data la rilevanza dell’azienda per l’intera Provincia.

Scritto da: Redazione Novaradio


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