Venerdì 10 Gennaio al Brillante Nuovo Teatro Lippi alle ore 20.30, arriva lo spettacolo “E poi? Dialogo tra amore e morte“, scritto ed interpretato da Ilaria Maria d’Urbano che salirà sul palco accompagnata da Roberto Visconti. La Produzione è dell’Associazione Culturale Ahah! L’Esperienza della Scoperta, e segna un esordio teatrale al Brillante, per l’associazione da quest’anno affiliata ad Arci Firenze.
Lo spettatore potrà vivere una profonda esperienza emotiva immergendosi nell’ascolto dei testi – monologhi e dialoghi poetici tratti da “Mani di prugna”, l’ultima raccolta di Ilaria di prossima pubblicazione, interpretati dai due attori – legati tra loro da un fil rouge, in cui la vera protagonista è la parola scolpita da un’attenta ricerca.
I temi su cui si fonda lo spettacolo sono il lutto e l’amore – filiale, fraterno, amicale, spirituale, di coppia – capace di andare oltre la morte. L’autrice parte da esperienze personali per abbracciare una dimensione collettiva in cui potersi (e poter) riflettere.
Tra le varie storie, ci sarà un omaggio alla memoria di due vittime del nazismo in onore delle quali sono state posate pietre d’inciampo: Bruno Rodella, eroe della resistenza, vittima dell’eccidio delle Fosse Ardeatine, e Goffredo Paggi, arrestato a Firenze e deportato nei campi di concentramento.
“Ho inoltre dato voce a coppie sepolte insieme nel piccolo cimitero di Terenzano, sulle colline intorno a Firenze – ha spiegato Ilaria Maria D’Urbano a Novaradio – tessendo dialoghi intrisi di poesia. Lo spettacolo vuole superare la barriera della razionalità per restituire il valore del
sentire, dello stare, della ricerca spirituale, dell’attenzione, dell’amore che cura. Le persone. più che ad uno spettacolo, potranno sperimentare la funzione catartica e terapeutica dell’esperienza”.
Il biglietto è di 15 € e per le prenotazioni si può versare la cifra corrispondente al numero di biglietti da questo link ed inviando una mail a emozionecreativa@gmail.com indicando nome, cognome, numero di telefono, numero biglietti prenotati.