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TOSCANA – C’è anche una linea ferroviaria toscana tra le peggiori d’Italia secondo l’ultimo report Pendolaria 2025 di Legambiente presentato oggi a Roma: si tratta della Firenze-Pisa, fanalino di coda per quanto riguarda le tratte regionali in merito all’affidabilità, primeggiando anche su linee storicamente difficili come la Firenze-Arezzo-Foligno/-Roma. “La linea – viene spiegato – è utilizzata da merci, treni regionali e anche alta velocità, e vi si innesta anche la linea da Siena, che la utilizza da Empoli a Firenze. Inoltre, la linea trova nel nodo saturo di Firenze e nei blocchi alla stazione di Empoli, ulteriori punti deboli uniti a ripetute cancellazioni e ritardi”.
Per quanto riguarda i dati generali, in Toscana oltre 210mila persone ogni giorno hanno viaggiato in treno durante il 2023, +5,9% rispetto al 2022. quarta regione dopo Lombardia, Lazio e Campania. La Toscana è anche seconda nella classifica nazionale dopo la Lombardia per offerta di treni per km, con 827 corse giornaliere realizzate da una flotta di 252 treni con un’età media di 13 anni, leggermente al di sotto della media nazionale.
“Il quadro generale del servizio ferroviario regionale toscano mostra una situazione fortemente eterogenea. A fronte di dati ancora positivi per numero ed età dei convogli rispetto alla media nazionale, osserviamo una situazione preoccupante specie su alcune linee come Firenze-Pisa e Firenze-Arezzo – dichiara Lorenzo Cecchi, responsabile mobilità sostenibile Legambiente Toscana – Occorre agire rapidamente con investimenti capillari su servizi e infrastrutture”. Numerose le richieste dell’associazione: raddoppi e passanti ferroviari, come la Lunetta di Sinalunga; potenziamenti, velocizzazioni ed elettrificazioni (tra cui la Siena-Grosseto), con particolare attenzione al ruolo intermodale delle stazioni.
Soprattutto secondo Legambiente sarebbe necessario procedere su due fronti: da un lato, quadruplicare tutta la ferrovia da Firenze a Pisa (l’unico tratto di quadruplicamento attivo ad oggi è dal bivio di San Donnino a Montelupo) e attivare nuovi sistemi di circolazione a Firenze (compreso il segnalamento Ertms Hd, che permetterebbe di aumentare i treni sul nodo); dall’altro, potenziare gli itinerari alternativi (primo fra tutti il tratto Firenze-Pistoia-Lucca, ancora a binario singolo per ritardi nei lavori).