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FIRENZE – Decine di persone stamattina in piazza Dalmazia, tra cui la sindaca di Firenze Sara Funaro, a 13 anni dal raid nel cui il militante di Casapound Gianluca Casseri uccise due commercianti senegalesi, Samb Modou e Dop Mor e ne ferì gravemente altri tre.
“Non sono mai mancata a questa celebrazione, penso che come istituzioni bisogna esserci per ricordare le atrocità che ci sono state e lanciare segnali di inclusione, di parità. Ricordare quello che è successo serve per lanciare messaggi di una città che è sempre stata attenta alale differenze e all’inclusione. In questi anni con la comunità senegalese abbiamo stretto un rapporto di vicinanza. Come sindaca penso che sia importante lanciare il messaggio che non smetterà mai di essere alta l’attenzione”, ha detto Funaro. “Bisogna ricordare sempre. Atrocità e sofferenze continuano ad esserci ed è necessario fare memoria quello che di tremendo è accaduto in questa piazza per combattere ogni forma di discriminazione e di razzismo. A maggior ragione in un momento storico come questo dove assistiamo, nel nostro Paese e nel resto d’Europa, a rigurgiti di intolleranza”, ha aggiunto. “Da qui può continuare a partire un messaggio”, ha continuato la sindaca Funaro, “le comunità che vivono, studiano e lavorano nella nostra città sono un valore aggiunto e la pluralità del nostro territorio è una ricchezza. Con la comunità senegalese l’amministrazione comunale ha un rapporto ormai storico che negli anni ha portato a risultati importanti su tutte le battaglie che dobbiamo portare avanti insieme per combattere ogni forma di discriminazione”.
Sulla lapide che ricorda i due ragazzi c’è una corona di alloro posta dal Comune e una bandiera senegalese. In piazza anche l’Imam Izzeddin Elzir: «I ragazzi senegalesi sono stati uccisi per il colore della loro pelle. Il razzismo esiste, non si vede ma esiste. Siamo qui anche per costruire ponti e momenti di dialogo». Presente la comunità senegalese e la vedova di Samb, Kene Mbengue. Presente il presidente del Quartiere 5 Filippo Ferraro, il console onorario del Senegal Eraldo Stefani e varie associazioni e comunità tra cui comunità di Sant’Egidio, Cospe, comunità ebraica, Cgil, Arci e Anpi.