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FIRENZE – La guerra alle “keybox” sarà non solo nell’area Unesco, ma si estende a tutto il territorio comunale di Firenze. Dopo che la circolare del Ministero dell’Interno ha chiarito che il “self check in” effettuato con le le “cassettine” portachiavi è in contrasto con le norme di sicurezza antiterrorismo se non viene effettuato un riconoscimento anche “di persona” della corrispondenza tra chi ha prontato e chi prende possesso dell’alloggio, sale di grado la battaglia del Comune contro degli appartamenti in affitto turistico: ieri la sindaca Funaro ha spiegato che l’obiettivo è vietarle in tutta la città entro il 2025, previa modifica del regolamento di Polizia Municipale. I controlli fatti anche con la tecnologia della cosiddetta “Twin City”, si promette, porteranno ad una ricognizione delle aree più critiche fino alla rimozione forzata delle keybox.
“Un passo avanti importante l’aver compreso che la questione non riguarda solo l’estetica e non solo il centro storico; ora sarà nella complessità delle misure adottate che si vedrà se non sarà una vittoria di Pirro” commenta a Novaradio Grazia Galli dell’associazione Progetto Firenze, da anni impegnata nel segnalare i problemi legati all’overtourism. Ma aggiunge: “Ci sono però anche altri temi legati alla sicurezza che non riguardano solo i turisti”. Si tratta di quella ‘economia parallela’ legata al turismo mordi e fuggi fatta di servizi agli affittuari. “Pensiamo al via vai delle persone addette al cambio delle biancheria o la diffusione ovunque di depositi bagagli che si aprono da remoto – spiega ancora Galli – una economia in gran parte sommersa, di cui gli Stati Generali del Turismo dovrebbero iniziare ad occuparsi, coinvolgendo le associazioni che da anni si occupano di queste tematiche”.