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FIRENZE – Approvato ieri a maggioranza dal Consiglio comunale di Firenze ha approvato a maggioranza il DUP, Documento unico di programmazione, lo strumento di guida strategica e operativa dell’ente: favorevoli i consiglieri della maggioranza, contrari tutti i consiglieri di opposizione eccetto la Lega (assente). “L’approvazione del Dup ci dà la possibilità in questa sede di avere un quadro a 360 gradi sugli obiettivi che ci siamo dati – ha affermato la sindaca Sara Funaro -. Quello che emerge è che non esiste un pezzo del nostro programma separato dall’altro, non esiste un pezzo che non abbia un senso se non assieme agli altri perchè obiettivo generale è quello di avere una Firenze a misura di cittadini. Per questo, con il via libera in Consiglio comunale, mettiamo realmente un tassello cruciale per andare avanti su questa strada”, Diverse le reazioni tra i banchi dell’opposizione. Per la maggioranza, oltre alla sindaca Funaro e all’assessore Giovanni Bettarini, è intervenuto su tutti il capogruppo Pd Luca Milani: “Quello di oggi – ha detto – rappresenta sicuramente un passaggio importante dei lavori della nuova consiliatura”.
Secondo il capogruppo Spc Dmitrij Palagi questo “Dup è sfuggente, in chiave politica. Non ci sono indicazioni precise ed è evidente come possa accontentare programmi elettorali diversi (quello di Avs-Ecolò, come quello di Italia Viva). Il consigliere SPC parla a Novaradio di un piano poco chiaro e poco coraggiorso, che si limita “ad amministrare scelte già prese”. Le novità riguardano ciò che viene escluso ed eluso nel documento, dall’aeroporto allo stadio Franchi, e sulle questioni che a noi interessano, come la reinternalizzazione del servizio mensa con la Qulaità e Servizi e il futuro della Mercafir, non ci sono risposte chiare. “Anche sul tema del turismo e degli affitti brevi c’è davvero poco di efficace – aggiunge – : si parla di turismo di qualità ma poi si scrive che ‘Firenze unisce il bello al bene’ come se non avessimo problemi. E sulle politiche dell’abitare c’è un problema enorme, nessuna soluzione prevede un ruolo da protagonista del pubblico: tutto ciò che è nuova edificazione è social housing da realizzare in accordo con il privato”.
Critiche anche le altre opposizioni. Per la capogruppo di Fd Cecilia Del Re non resta “che constatare che l’assenza è l’obiettivo strategico da perseguire, al pari dei silenzi e dell’omertà che ormai regna su metodi di governo, scelte e non scelte che poco hanno a che fare con la buona politica tesa a perseguire il bene comune”. Tra i punti Del Re ha fatto ad esempio riferimento al fatto di non aver “trovato trovato una visione di città pubblica nelle politiche per la casa, prioritarie per l’emergenza abitativa e del caro affitti”. “Molte parole, pochi fatti”, ha commentato il capogruppo di Fi Alberto Locchi, per Francesco Casini (capogruppo) e Francesco Grazzini di Iv “alcune iniziative sono positive” ma ci sono “troppe incertezze sulla realizzazione e assenza di visione su temi strategici”. Lorenzo Masi, capogruppo M5s, ha chiesto “un maggiore impegno dell’amministrazione in tema di controlli ai bus turistici, sharing mobility e interventi mirati per le famiglie fiorentine e per le persone in difficoltà”. I consiglieri di Fdi Angela Sirello (capogruppo), Matteo Chelli, Alessandro Draghi e Giovanni Gandolfo il “documento fotografa l’immobilismo delle amministrazioni di sinistra sullo sviluppo della città”.