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Vertenza Montblanc, un documentario di Al Jazeera rivela il sistema di sfruttamento dei lavoratori da parte del marchio – ASCOLTA

today22/11/2024

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    Francesca Ciuffi, Sudd Cobas

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    Luca Toscano, Sudd Cobas

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FIRENZE – Da quasi un anno il sindacato SUDD Cobas stava denunciando la delocalizzazione “sotto casa” della produzione di borse della Montblanc dopo averla tolta agli operai che si erano sindacalizzati imponendo il rispetto del CCNL e adesso grazie ad un documentario prodotto da Al Jazeera ne ha finalemnte le prove. Il film “Inside Italy’s Designer Sweatshops”, diretto da Lynn Lee e James Leong, ha infatti rintracciato la fabbrica in cui la produzione delle lussuose borse Montblanc è stata delocalizzata dopo lo stop delle commesse alla Z Production e alla Eurotaglio di Campi Bisenzio per scappare dalla sindacalizzazione dei lavoratori, si tratta di uno stailimento, anch’esso ormai chiuso nel Comune di Sesto Fiorentino, a soli 5,1 Km dalla Z Prosuction.

“Grazie a uno straordinario e coraggioso lavoro investigativo dei giornalisti, il documentario fa emergere le condizioni di lavoro a cui sono stati sottoposti lavoratori e lavoratrici per anni. Condizioni ancora peggiori di quelle contro cui avevano lottato negli scorsi anni i colleghi della Z Production”, spiegano Luca Toscano e Francesca Ciuffi di Sudd Cobas. “Per sfuggire all’aumento dei costi di produzione – e mantenere il massimo risparmio per il massimo profitto – la Montblanc ha messo in atto una delocalizzazione “sotto casa”, spostando le commesse in un altro dei tanti capannoni del super-sfruttamento nella provincia di Firenze, sostenendo invece sia pubblicamente che con i lavoratori di aver cessato la produzione per mancanza di lavoro”. Che mentissero era chiaro, perché lo stabilimento non aveva mai avuto problemi di commesse fino a quando i lavoratori erano costretti a lavorare 84 ore la settimana, nella più completa assenza di diritti. Quello stesso stabilimento si era svuotato proprio dal momento in cui i lavoratori avevano iniziato a lavorare 40 ore la settimana e a godere dei diritti previsti dal CCNL. A questa verità si è contrapposta una spudorata menzogna: il gruppo Richemont, proprietario del marchio, ha affermato di aver abbandonato lo stabilimento di Campi Bisenzio perché la Z Production non era conforme al codice etico del brand.”

Nei giorni scorsi sono arrivate le lettere di licenziamento per gli operai in appalto Montblanc. “Una vergognosa procedura di licenziamento ‘selettiva’ che ha espulso dall’azienda esclusivamente i lavoratori iscritti al sindacato”, il sindacato Sudd Cobas. “I licenziamenti arrivano dopo che l’ultimo appello indirizzato alla Regione Toscana e al presidente Giani per la convocazione del fondo finanziario Richemont continua a non trovare nessuna risposta. Alla Regione Toscana, ai Comuni, a tutte le Istituzioni locali chiediamo: va bene così?”, domandano i Sudd Cobas.

 

 

 

Scritto da: Redazione Novaradio


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