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FIRENZE – Se la nuova normativa toscana sui Consorzi pubblici proposta da Pd e M5s diventerà legge e sarà applicata al caso GKN e al progetto di reindustrializzazione proposto dalla cooperativa operaia GFF assieme ad altri soggetti, potrebbe anche portare all’esproprio dell’ex stabilimento di via Fratelli Cervi a Campi Bisenzio.
A spiegarlo,parlando ai microfoni di Novaradio, è la prima proponente e firmataria della legge, la consigliera regionale del M5s Silvia Noferi che però tiene a chiarire due punti: innanziatutto, pur nascendo dall’esperienza concreta della GKN, la legge ha “carattere di norma generale” ed è stata pensata per favorire tutti processi di reindustrializzazione di aree industriali abbandonate o dismesse. In secondo luogo, non è affatto una norma “sovietica” come accusa il centrodestra toscano: “Riguardo gli espropri, segue ciò che prevede le leggi e la Costituzione” precisa. E quindi che un bene immobile possa essere espropriato dalle autorità sono a precise condizioni, tra cui lo stati di prolungato abbandono (non meno di tre anni) e che il Comune ne dichiari la pubblica utilità dell’area in questione.
Condizioni che, per la verità, potrebbero configurarsi per il caso dell’ex stabilimento GKN, passato alla QF di Francesco Borgomeo che a sua volta a marzo scorso ha ceduto a società immobiliari appartenenti allo stesso gruppo finanziario. “La legge può applicarsi all’ex GKN, il problema semmai sono i tempi” fa notare Noferi: “Perché funzioni la legge deve essere approvata entro fine anno, il Pd addirittura pensa sia possibile entro novembre. Poi però c’è da costituire il Consorzio e farlo funzionare”, dotando quindi delle necessarie risorse (nella legge si prevede un stanziamento massimo di 1 milione dalla Regione, mentre il governare Giani ha garantito di aver già messo da parte 400 mila euro nel bilancio 2025 per lo star-up della legge). Diversi mesi di tempo almeno, confermala stessa Noferi che, pur ribadendo il suo “ottimismo”, avverte come rimanga il tema di come “far reggere” questo sforzo agli ex operai GKN da 10 mesi senza stipendio: Il Consiglio sta facendo la sua parte, sembra dire: ora tocca alla Giunta – che già a luglio ha stanziato un contributo una tantum di sostegno al reddito – e al governo, cui spetta la decisione di ammortizzatori in deroga.