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TOSCANA – “Il discorso della premier Meloni fatto ieri alla COP29 sull’ambiente “o avrebbe potuto fare un alto dirigente di un’azienda produttrice di gas: molto deludente, di retrospettiva, e con un richiamo al pragmatismo che nasconde il fatto di essere legata mani e piedi agli interessi delle grandi imprese del fossile. Parla di mix energetico, del fatto che non possiamo fare a meno delle fonti fossili, parla di fusione nucleare che se va bene avremo fra 25/30 anni, e del vettore idrogeno come misura salvifica senza parlare di come lo si produce”. E’ senza appello il giudizio d Fausto Ferruzza, presidente Legambiente Toscana, sull’intervento ieri della Presidente del Consiglio ala COP29 in Azerbajian, “paese che fornisce all’Italia l’80% del gas che consumiamo” ricorda Ferruzza.
“Avremmo la necessità morale di agire per il pianeti in cui viviamo tutti, ma la realtà è che questi grandi summit, almeno da quello di Parigi del 2015, hanno sempre deluso le aspettative” fa notare, esprimendo tutta la sua preoccupazione sul concreti rischio di falllimento del vertice, anche a causa dell’annuncio da parte del presidente rieletto degli Usa, Donald Trmp, di voler far uscire gli USA dagli accordi di Parigi sulla riduzione de gas serra climalteranti: “Il paese che più inquina al mondo che dice di non voler rispettare i target è un problema non solo per gli USA ma per tutti noi”. Tutto questo mentre il 2024 è stato già dichiarato l’anno più caldo di sempre: “E’ sconvolgente, stiamo suonando l’orchestrina del Titanic in una situazione ignota, mentre dovremmo cooperare con responsabilità e moralità per la decarbonizzazione”.
Nonostante questo Legambiente rilancia la mobilitazione del “Climate Pride”, grande manifestazione in programma per sabato 16 novembre prossimo a Roma cui hanno dato adesione decine e decine di soggetti in tutta Italia, tra cui l’ARCI: “Per esprimere un allarme, un urlo, la nostra rabbia, ma anche la convinzione che siamo ancora in tempo per agire nella direzione giusta”.