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TOSCANA – Diluvio di critiche e polemiche sulla nuova campagna lanciata dall’eurodeputata leghista Susanna Ceccardi: una raccolta di firme in piazza (14 e 15 novembre prossimo) a sostegno dell’introduzione del divieto di indossare il velo islamico a scuola “per motivi culturali, identitari e, soprattutto, di libertà delle donne”. L’iniziativa, dal titolo ‘In classe con la testa libera’, presentata nella sede del Consiglio regionale della Toscana dall’europarlamentare Susanna Ceccardi della Lega, non ha mancato di attirarsi immediate e fort critiche da più parti: in primis la comunità islamica, m anche molti presidi e insegnanti.
Durissima l’assessora regionale all’istruzione e formazione della Regione Toscana, Alessandra Nardini (Pd): “Ceccardi anziché rendersi utile occupandosi di sanità e scuola in Europa deve tirare fuori queste follie. La sua idea è una pura idiozia che rischia di aumentare le tensioni sociali e ghettizzerebbe le ragazze di religione islamica” che rischia far sì che alcune famiglie ritirino le figlie da scuola di fronte ad un0imposizione contraria alla loro religione”. Un provvedimento che, nei fatti, nega quella stessa libertà che vorrebbe tutelare: “C’è quella foga ideologica che punta solo a racimolare qualche voto in più, si pone nella scia delle battaglie strumentali. Si occupasse di più a promuovere il contrasto la violenza di genere o dei problemi della scuola, a partire dalle norma sul ridimensionamento che taglia dirigenti e autonomie scolastiche”.
Sul tema dell’accorpamento delle scuole, è all’interno del Pd che è in atto uno scontro interno: la scelta della MetroCittà, ed in particolare della consigliera delegata Silvia Barbieri, fiorentina, di “salvare” dall’accorpamento il Liceo Galileo di Firenze (unico istituto sotto i 600 iscritti) e “sacrificare” al suo posto l’Istituto Gonnelli di Gambassi ha scatenato forti proteste: non solo della scuola interessata e dell’intera comunità del paese, anche dei rappresentanti del Pd dell’empolese come Dario Parrini, che hanno parlato di “fiorentino-centrismo”, chiedendo al Consiglio metropolitano un passo indietro: “Non so quale sarà la scelta finale di MetroCittà di Firenze. Quest’anno dobbiamo subire 14 tagli alle dirigenze scolastiche. Nei mesi scorsi abbiamo fatto una battaglia durissima, forse in quella fase forse sarebbe stata necessarai più mobilitazione, a tutti i livelli. Non ci si è resi conto della gravità di quella scelta”.