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FIRENZE – Una classe di studenti della scuola del carcere di Sollicciano a dialogo e confronto con la scrittrice-viaggiatrice Alessia Piperno, sui temi del viaggio, della libertà, della responsabilità. E’ quanto è successo nei giorni scorsi grazie al progetto di “Letture ad alta voce” organizzato da ARCI Firenze. Il libro scelto dagli studenti di Sollicciano l’anno scorso è infatti stato “Azadi!” (“Libertà!”, ed. Mondadori), in cui Piperno racconta della terribile esperienza dell’arresto in Iran nel 2022 e dei 45 giorni di detenzione trascorsi nel carcere Evin di Teheran.
“Ho fatto più di 70 incontri di presentazioni del libro ma in un carcere era la prima volta e non sapevo come avrei reagito – ha confessato a Novaradio, intervistata per la nuova rubrica settimanale di Novaradio dedicata al carcere “Il cielo e la stanza” – ma poi mi sono subito trovata a mio agio. Ho visto un interesse sconfinato da parte dei ragazzi (e le ragazze, ndr), mi hanno fatto delle domande che nessuno mi aveva mai fatto prima. Ad esempio? Se avessi qualcuno da cui farmi perdonare, o dovessi perdonare qualcosa a me stessa…”
“Abbiamo parlato molto di viaggio ma anche della condizione che si vive in carcere e dei suoi problemi” ha aggiunto : “Mi sono sentita al loro livello perché eravamo tutti accomunati dalla stessa esperienza” e “davvero in sintonia”. “Un’esperienza meravigliosa – ha concluso Piperno – mi hanno trascinata vaia forza, sarei rimasta con loro a discutere e sentire cosa avevano da raccontare. Fosse per me tornerei anche subito, la sento cuna cosa che fa parte di me, anzi forse quella è la mia strada”.