Cultura

“Ricostruzione della memoria. Memoria della ricostruzione”, una mostra per raccontare la rinascita di Firenze dopo i bombardamenti – ASCOLTA

today25/10/2024

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    Raffaella Loja, Archivio Storico

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    Giuseppina Carla Romby, progetto scientifico

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    Giulio Manetti, consulente per la mostra

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FIRENZE – Disegni, dipinti, progetti, concorsi di idee per ricostruire i ponti e i lungarni di Firenze, devastati dalla guerra. È la mostra ‘Ricostruzione della memoria. Memoria della ricostruzione’, in programma dal 25 ottobre al 18 gennaio all’Archivio storico comunale di via dell’Oriuolo e organizzata dal Comune in occasione dell’80/o anniversario della distruzione avvenuta nella notte fra il 3 e il 4 agosto 1944 a causa delle mine tedesche. Per avviare la ricostruzione di ponti e lungarni l’amministrazione bandì un concorso a cui parteciparono progettisti di livello nazionale, i cui esiti costituirono la base per la definizione di un Piano urbanistico che prevedeva la pedonalizzazione della viabilità, il rapporto col fiume, il controllo della densità edilizia.

Con la mostra – che ha il coordinamento di Raffaella Loja – si ripercorre quella fase storica attraverso una selezione di disegni e documenti conservati all’Archivio che raccontano l’attività dell’amministrazione comunale per avviare la ricostruzione delle zone distrutte dalle mine tedesche.

La mostra ripercorre quelle fasi con una selezione di disegni e documenti conservati presso l’Archivio che raccontano l’attività dell’Amministrazione comunale per avviare la ricostruzione delle zone distrutte dalle mine tedesche, a partire dal dibattito su una nuova visione di città, dal Concorso di Progettazione bandito nel 1945, approfondendo il referendum proposto ai cittadini per individuare i progetti migliori, fino alle soluzioni urbanistiche e architettoniche scelte, visibili ancora oggi per le strade della nostra città. A seguito del Concorso di Progettazione, che si configurava essenzialmente come un concorso di idee, la Commissione giudicatrice esaminò 22 progetti e individuò i cinque ritenuti migliori presentati sotto i nomi di: I Ciompi (Bartoli, Gamberini, Focacci), David 46 (Rossi, Toninelli), Città sul Fiume (Detti, Gidzulich, Pagnini., Santi), Firenze sul fiume (Gori, Ricci, Savioli, Brizzi), e S. Felicita (Pellegrini, Pastorini, Morozzi, Boni, Dori).

Saranno esposte anche cinque opere di Galileo Chini facenti parte delle collezioni dei Musei Civici Fiorentini e donati dall’artista al Comune di Firenze e saranno visibili due video realizzati con la collaborazione dell’Ufficio Attuazione Strategie di comunicazione pubblica del Comune di Firenze.

La mostra è organizzata dall’Archivio storico con il coordinamento di Raffaella Loja, il progetto scientifico della professoressa di architettura dell’Università di Firenze Giuseppina Carla Romby, la consulenza storica di Giulio Manetti ed è realizzata anche con la collaborazione dell’Ufficio Firenze Patrimonio Mondiale e Rapporti con UNESCO.

Scritto da: Redazione Novaradio


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