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FIRENZE – Il racconto di ciò che sta accadendo lungo la Striscia di Gaza nella prima mondiale di To Gaza di Catherine Libert, Fred Piet e Hana Al Bayaty; quello di coloro che hanno partecipato all’assalto a Capitol Hill nel gennaio 2021, raccontato in Homegrown di Michael Premo e il viaggio sulle cime del Monte Rosa nella prima in Italia di Fiore mio di Paolo Cognetti. Parte da qui la 65esima edizione del Festival dei Popoli, rassegna internazionale di cinema documentario che si terrà dal 2 al 10 novembre a Firenze con 90 proiezioni.
Nel manifesto di questa edizione spicca l’immagine di un’esploratrice del mondo, elaborata con il supporto dell’intelligenza artificiale, che si muove tra realtà e futuri possibili, si aggira per le piazze e i ponti di una città in trasformazione. Tra le altre prime in programma ci sono Portuali di Perla Sardella, un viaggio nella lotta politica del collettivo di lavoratori nel porto di Genova; Going Underground di Lisa Bosi, flashback sui Gaznevada, dal punk e la new-wave fino all’italo disco. Gli ospiti speciali saranno Albert Serra che oltre a presentare in prima nazionale il suo ritratto della corrida spagnola, Tardes de Soledad, sarà protagonista di un talk a Palazzo Strozzi. Poi i registi Pietro Marcello e Alice Rohrwacher, a colloquio sul futuro del documentario italiano, il cantante Vinicio Capossela che presenterà Natale Fuori Orario e la scrittrice francese Christine Angot, in concorso con A Family. In programma anche l’omaggio dedicato a Judit Elek con la proiezione di cinque suoi film. Il programma dei concorsi sarà diviso in concorso internazionale lungometraggi e concorso italiano, mentre ai cortometraggi e mediometraggi sarà dedicato il nuovo concorso internazionale discoveries, per i lavori dei giovani registi.