FIRENZE – Rispedita al mittente sia dalla collettivo di fabbrica ex GKN sia dalla Fiom CGIL la proposta lanciata ieri da QF (l’azienda di Francesco Borgomeo proprietaria dello stabilimento), che per bocca del liquidatore Franchi ha annunciato ieri di essere intenzionata a mettere a disposizione un capannone da 2.200 metri quadrati per il progetto delle industrializzazione proposto dagli operai tramite la cooperativa GFF, in cambio della garanzia da parte della Regione di un accordo sugli ammortizzatori sociali e dello sgombero dell’attuale sito produttivo.
“Anziché lanciare proposte assurde l’azienda pensi a partecipare ai tavoli a cui è convocata e soprattutto a pagare gli stipendi che mancano ormai da 10 mesi” la risposta di Stefano Angelini della Fiom Cgil Firenze. Intanto il consigliere per l crisi aziendali della Presidenza della Regione, Valerio Fabiani, ha annunciato la convocazione di un tavolo per la settimana prossima: “Se è un ravvedimento della QF, noi ci siamo” ma “si fosse presentata ai tavoli più volte disertati, incluso quello convocato dal Governo, forse oggi saremmo un pezzo avanti”.
La vertenza GKN, già fabbrica di semiassi per il gruppo Stellantis (Fca-Fiat), fin da subito è stata denunciata da operai e sindacai come l’esempio della crisi del settore dell’automotive che si è generalizzata negli ultimi mesi, su cui oggi i lavoratori metalmeccanici, non solo di Fiom Cgil ma anche Fim Cisl e Uilm Uil sono a manifestare per una mobilitazione nazionale con corteo – il primo unitario dal 1994. Circa 500 le persone arrivate dalla Toscana a Roma: “Il governo convochi il più al più presto Stellantis – la richiesta rilanciata da Angelini – ma soprattutto serve una politica industriale vera per il settore”